Il saggio, movendo dall’assunto che la circolazione giuridica di terre private gravate da usi civici (iura in re aliena) è differente dalla circolazione giuridica dei domini collettivi (iura in re propria), ferma l’attenzione sulla seconda, allo scopo di verificarne la ragionevolezza e la proporzionalità. Considerando che il fine dei iura in re propria è la tutela ambientale, ossia garantire a tutti i cives di trarre una certa utilità dal fondo, l’inalienabilità appare del tutto irragionevole e sproporzionata. Pecca per eccesso e per difetto: per eccesso, perché l’inalienabilità è un mezzo eccedente rispetto al fine; per difetto, perché non è neppure vero che l’inalienabilità consente, sempre, di conseguire il risultato. Si propone, quindi, di considerare i domini collettivi soggetti a un vincolo di destinazione di natura legale. In conseguenza, il bene sottoposto a vincolo di destinazione non dovrebbe considerarsi inalienabile, ma ammesso alla libera circolazione, con intesa che esso rimane, pur sempre, gravato dal vincolo The paper, moving from the assumption that the legal circulation of private estate encumbered by civic uses (iura in re aliena) is different from the legal circulation of collective domains (iura in re propria), focuses on the second, in order to verify the reasonableness and the proportionality. Considering that the aim of iura in re propria is environmental protection, i.e. guarantee all cives to derive some benefit from the fund, the inalienability seems totally unreasonable and disproportionate. The solution defect in excess and by default: to excess, because the inalienability is a means excess of the purpose; by default, because it is not even true that the inalienability allows, always, to achieve the result. It is proposed to consider the collective domains subject to a constraint target of a legal nature. As a result, the collective domains under a constraint of destination should not be considered not negotiable, but submitted a common legal circulation, with caution that it remains, nevertheless, burdened by the bond
Validità ed efficacia degli atti dispositivi di beni gravati da usi civici / Barba, Vincenzo. - In: IL FORO NAPOLETANO. - ISSN 0015-7848. - STAMPA. - 4:3(2015), pp. 593-609.
Validità ed efficacia degli atti dispositivi di beni gravati da usi civici
BARBA, Vincenzo
2015
Abstract
Il saggio, movendo dall’assunto che la circolazione giuridica di terre private gravate da usi civici (iura in re aliena) è differente dalla circolazione giuridica dei domini collettivi (iura in re propria), ferma l’attenzione sulla seconda, allo scopo di verificarne la ragionevolezza e la proporzionalità. Considerando che il fine dei iura in re propria è la tutela ambientale, ossia garantire a tutti i cives di trarre una certa utilità dal fondo, l’inalienabilità appare del tutto irragionevole e sproporzionata. Pecca per eccesso e per difetto: per eccesso, perché l’inalienabilità è un mezzo eccedente rispetto al fine; per difetto, perché non è neppure vero che l’inalienabilità consente, sempre, di conseguire il risultato. Si propone, quindi, di considerare i domini collettivi soggetti a un vincolo di destinazione di natura legale. In conseguenza, il bene sottoposto a vincolo di destinazione non dovrebbe considerarsi inalienabile, ma ammesso alla libera circolazione, con intesa che esso rimane, pur sempre, gravato dal vincolo The paper, moving from the assumption that the legal circulation of private estate encumbered by civic uses (iura in re aliena) is different from the legal circulation of collective domains (iura in re propria), focuses on the second, in order to verify the reasonableness and the proportionality. Considering that the aim of iura in re propria is environmental protection, i.e. guarantee all cives to derive some benefit from the fund, the inalienability seems totally unreasonable and disproportionate. The solution defect in excess and by default: to excess, because the inalienability is a means excess of the purpose; by default, because it is not even true that the inalienability allows, always, to achieve the result. It is proposed to consider the collective domains subject to a constraint target of a legal nature. As a result, the collective domains under a constraint of destination should not be considered not negotiable, but submitted a common legal circulation, with caution that it remains, nevertheless, burdened by the bondFile | Dimensione | Formato | |
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