Tra la fine del II e l’inizio del III secolo si colloca l’origine della proprietà immobiliare ecclesiastica. Essa prende le mosse dalla concessione di luoghi di sepoltura e poi di culto alle comunità cristiane da parte di diversi imperatori fino a Costantino, che promuove una imponente politica edilizia a favore della Chiesa. Tali vicende provocano un dibattito ideologico tra i fautori di una concezione elitaria e aristocratica della Chiesa e gli assertori, come il papa Callisto, di una visione più aperta e popolare, destinata ad imprimere sulla comunità cristiana di Roma, con la sua svolta, un carattere pressoché definitivo, fondato su accentramento gerarchico, buona organizzazione a livello strutturale e assistenziale, sostanziale chiusura sul piano culturale. La questione dell’origine della proprietà ecclesiastica e del potere temporale della Chiesa non è, quindi, circoscritta ai soli suoi aspetti giuridici, economici e sociali: ad essa, infatti, si lega il problema della inevitabile tensione tra la mondanizzazione dell’istituzione e la sua natura sacramentale, che la costituisce segno visibile di una realtà invisibile.
Dai cimiteri al potere temporale: note sulle origini della proprietà ecclesiastica / Vian, Giovanni Maria. - In: VETERA CHRISTIANORUM. - ISSN 1121-9696. - STAMPA. - 42:(2005), pp. 307-316.
Dai cimiteri al potere temporale: note sulle origini della proprietà ecclesiastica
VIAN, Giovanni Maria
2005
Abstract
Tra la fine del II e l’inizio del III secolo si colloca l’origine della proprietà immobiliare ecclesiastica. Essa prende le mosse dalla concessione di luoghi di sepoltura e poi di culto alle comunità cristiane da parte di diversi imperatori fino a Costantino, che promuove una imponente politica edilizia a favore della Chiesa. Tali vicende provocano un dibattito ideologico tra i fautori di una concezione elitaria e aristocratica della Chiesa e gli assertori, come il papa Callisto, di una visione più aperta e popolare, destinata ad imprimere sulla comunità cristiana di Roma, con la sua svolta, un carattere pressoché definitivo, fondato su accentramento gerarchico, buona organizzazione a livello strutturale e assistenziale, sostanziale chiusura sul piano culturale. La questione dell’origine della proprietà ecclesiastica e del potere temporale della Chiesa non è, quindi, circoscritta ai soli suoi aspetti giuridici, economici e sociali: ad essa, infatti, si lega il problema della inevitabile tensione tra la mondanizzazione dell’istituzione e la sua natura sacramentale, che la costituisce segno visibile di una realtà invisibile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.