La cenere e la neve. Sull'ultimo Resnais

La cenere e la neve, ma anche la notte e la nebbia, l’ombra e la luce, l’arresto e il movimento. Il «tu non hai visto niente a Hiroshima» di Hiroshima mon amour si ripete nel «voi non avete ancora visto niente» di Vous n'avez encore rien vu, ma in questa ripetizione, in questo invisibile che non ha cessato di “infestare” i film di Resnais, ad essere in gioco non è più, non solo, la memoria traumatica della generazione del dopoguerra. Se la presenza del passato, il coesistere di regioni del passato in un letterale ritorno hanno regalato al cinema di Resnais l’attributo di lazzariano, gli ultimi film del regista francese sembrano mettere in abisso il funzionamento del cinema e la sua stessa memoria.