L’ischemia degli arti inferiori è una grave complicanza del trattamento endovascolare degli AAA (EVAR). L’occlusione di branca, l’embolia o problemi correlati all’accesso sono le principali cause. In questo studio abbiamo analizzato le occlusioni di branca precoci e tardive dopo EVAR in 10 anni di esperienza nel nostro centro. MATERIALI E METODI Da Gennaio a 2004 a Ottobre 2014 sono stati sottoposti a EVAR nel nostro centro 412 pazienti. Abbiamo utilizzato tutte le endoprotesi in commercio. I pazienti con occlusione di branca sono stati sottoposti a ECD, ANGIO TC e in casi selezionati ad arteriografia. Tutti i dati riguardanti le caratteristiche cliniche e anatomiche sono stati raccolti in un database dedicato e analizzati mediante analisi statistica con SPSS e Med Calc for Windows. Per individuare fattori predisponenti all’occlusione di branca. RISULTATI Sono state evidenziate 31 occlusioni di branca (7,5%) su 412 pz. In 10 casi (32,2%) l’occlusione è stata acuta (<24h). In 21 casi (67,7%) si è evidenziata durante il follow up. Di questi il 52% si è evidenziata entro 30 giorni dall’impianto. In 5 pazienti (16 %) l’occlusione è stata asintomatica. Nel 20% si è evidenziata oltre un anno di follow up. L’occlusione di branca è risultata associata nel 72% dei casi a severa tortuosità dell’asse iliaco e nel 13% dei casi a AOCP severa. Si è evidenziata una maggiore incidenza nei pazienti impiantati off label (3,17% IFU vs 12,03% OL, p=0,0004). DISCUSSIONE/CONCLUSIONE Con l’avvento di endoprotesi di ultima generazione, piú flessibili e con profili ridotti, la percentuale di pazienti esclusi a causa di un anatomia ostile per EVAR si è ridotta. Questo al prezzo di una maggiore incidenza di complicanze graft correlate e un maggior numero di procedure secondarie durante il follow up. La severa angolazione dell’asse iliaco rimane con conseguente kinking della branca endoprotesica il fattore predominante per le occlusioni precoci. La concomitante AOCP severa e il diametro ridotto del carrefour oltre all’atterraggio in iliaca esterna rappresentano i fattori di rischio per le occlusioni tardive.
Fattori predisponenti acuti e cronici dell'occlusione di branca dopo EVAR / Tirotti, C.; Rizzo, Luigi; Persiani, Francesca; Taurino, Maurizio; Dezi, Tommaso. - STAMPA. - (2015). (Intervento presentato al convegno SICVE MILANO 2015 tenutosi a PALAZZO LOMBARDIA, MILANO nel 04-06 OTTOBRE 2015).
Fattori predisponenti acuti e cronici dell'occlusione di branca dopo EVAR
RIZZO, Luigi;PERSIANI, FRANCESCA;TAURINO, Maurizio;DEZI, TOMMASO
2015
Abstract
L’ischemia degli arti inferiori è una grave complicanza del trattamento endovascolare degli AAA (EVAR). L’occlusione di branca, l’embolia o problemi correlati all’accesso sono le principali cause. In questo studio abbiamo analizzato le occlusioni di branca precoci e tardive dopo EVAR in 10 anni di esperienza nel nostro centro. MATERIALI E METODI Da Gennaio a 2004 a Ottobre 2014 sono stati sottoposti a EVAR nel nostro centro 412 pazienti. Abbiamo utilizzato tutte le endoprotesi in commercio. I pazienti con occlusione di branca sono stati sottoposti a ECD, ANGIO TC e in casi selezionati ad arteriografia. Tutti i dati riguardanti le caratteristiche cliniche e anatomiche sono stati raccolti in un database dedicato e analizzati mediante analisi statistica con SPSS e Med Calc for Windows. Per individuare fattori predisponenti all’occlusione di branca. RISULTATI Sono state evidenziate 31 occlusioni di branca (7,5%) su 412 pz. In 10 casi (32,2%) l’occlusione è stata acuta (<24h). In 21 casi (67,7%) si è evidenziata durante il follow up. Di questi il 52% si è evidenziata entro 30 giorni dall’impianto. In 5 pazienti (16 %) l’occlusione è stata asintomatica. Nel 20% si è evidenziata oltre un anno di follow up. L’occlusione di branca è risultata associata nel 72% dei casi a severa tortuosità dell’asse iliaco e nel 13% dei casi a AOCP severa. Si è evidenziata una maggiore incidenza nei pazienti impiantati off label (3,17% IFU vs 12,03% OL, p=0,0004). DISCUSSIONE/CONCLUSIONE Con l’avvento di endoprotesi di ultima generazione, piú flessibili e con profili ridotti, la percentuale di pazienti esclusi a causa di un anatomia ostile per EVAR si è ridotta. Questo al prezzo di una maggiore incidenza di complicanze graft correlate e un maggior numero di procedure secondarie durante il follow up. La severa angolazione dell’asse iliaco rimane con conseguente kinking della branca endoprotesica il fattore predominante per le occlusioni precoci. La concomitante AOCP severa e il diametro ridotto del carrefour oltre all’atterraggio in iliaca esterna rappresentano i fattori di rischio per le occlusioni tardive.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.