La distrofia vulvare può presentarsi in condizioni fisiologiche come in menopausa e patologiche come nel lichen sclerosus, nella graft-versus-host disease vulvare o in relazione a trattamento ormonoterapico. Sintomi associati sono secchezza vaginale, bruciore dolore e dispareunia. Frequenti sono i processi infettivi a livello vaginale e a livello del tratto urinario, anch’esso coinvolto dal processo distrofico. Per il trattamento delle distrofie vulvari è già stato dimostrato l’effetto positivo del lipofilling. La possibilità di isolare una popolazione di cellule mesenchimali, definite ‘Adipose-Derived Stem Cells’ (ADSCs), dal tessuto adiposo autologo, ha enormemente amplificato le potenzialità terapeutiche a nostra disposizione. Presso l’Unità Operativa di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva, abbiamo valutato l’efficacia dell’infiltrazione di ADSCs veicolate da acido ialuronico per il trattamento delle distrofie vulvari fisiologiche e patologiche. La tecnica utilizzata è stata: prelievo del grasso tramite liposuzione, isolamento e coltura delle ADSC in vitro e infiltrazione delle cellule nelle aree distrofiche. Abbiamo ottenuto un miglioramento del trofismo vulvare, netta riduzione del dolore e un alto grado di soddisfazione sessuale riferito dalle pazienti. L’infiltrazione delle ADSCs vuole rappresentare una metodica innovativa capace di restituire una normale anatomia della vulva e di rendere possibile visite ginecologiche e procedure di screening oncologico come il Pap-test, impossibili da eseguire prima del trattamento.

L'UTILIZZO DI CELLULE MESENCHIMALI AUTOLOGHE COLTIVATE IN VITRO NEL TRATTAMENTO DELLE DISTROFIE VULVARI FISIOLOGICHE E PATOLOGICHE / Onesti, Maria Giuseppina; Carella, Sara; Scuderi, Nicolo'. - In: MEDICINA ESTETICA. - ISSN 0391-3619. - STAMPA. - Anno 39 Aprile-Giugno 2015:(2015), pp. 156-156. (Intervento presentato al convegno 36° Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina Estetica SIME 10° Congresso Nazionale dell’Accademia italiana di Medicina Anti-Aging AIMAA tenutosi a Roma, Cavalieri Hilton nel 15-16-17 maggio 2015).

L'UTILIZZO DI CELLULE MESENCHIMALI AUTOLOGHE COLTIVATE IN VITRO NEL TRATTAMENTO DELLE DISTROFIE VULVARI FISIOLOGICHE E PATOLOGICHE

ONESTI, Maria Giuseppina;CARELLA, SARA;SCUDERI, Nicolo'
2015

Abstract

La distrofia vulvare può presentarsi in condizioni fisiologiche come in menopausa e patologiche come nel lichen sclerosus, nella graft-versus-host disease vulvare o in relazione a trattamento ormonoterapico. Sintomi associati sono secchezza vaginale, bruciore dolore e dispareunia. Frequenti sono i processi infettivi a livello vaginale e a livello del tratto urinario, anch’esso coinvolto dal processo distrofico. Per il trattamento delle distrofie vulvari è già stato dimostrato l’effetto positivo del lipofilling. La possibilità di isolare una popolazione di cellule mesenchimali, definite ‘Adipose-Derived Stem Cells’ (ADSCs), dal tessuto adiposo autologo, ha enormemente amplificato le potenzialità terapeutiche a nostra disposizione. Presso l’Unità Operativa di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva, abbiamo valutato l’efficacia dell’infiltrazione di ADSCs veicolate da acido ialuronico per il trattamento delle distrofie vulvari fisiologiche e patologiche. La tecnica utilizzata è stata: prelievo del grasso tramite liposuzione, isolamento e coltura delle ADSC in vitro e infiltrazione delle cellule nelle aree distrofiche. Abbiamo ottenuto un miglioramento del trofismo vulvare, netta riduzione del dolore e un alto grado di soddisfazione sessuale riferito dalle pazienti. L’infiltrazione delle ADSCs vuole rappresentare una metodica innovativa capace di restituire una normale anatomia della vulva e di rendere possibile visite ginecologiche e procedure di screening oncologico come il Pap-test, impossibili da eseguire prima del trattamento.
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