Nell’analisi che è stata proposta sul recepimento delle nuove direttive in materia di contratti pubblici, si è cercato di evidenziare le motivazioni alla base di alcune novità introdotte nel disegno di legge n. 1394-A, finalizzate alla realizzazione di una disciplina snella, chiara, efficace ed effettiva. Gli elementi analizzati non riguardano tutti espressamente la tutela ambientale ma alla tutela ambientale sono legati da rapporti di causa-effetto. Per fare un esempio, infatti, decidere che in fase di aggiudicazione venga preferito l’operatore economico in grado di assicurare la realizzazione di determinati requisiti energetici e poi non prevedere, in fase di esecuzione dell’appalto, controlli stringenti sull’esatto compimento degli stessi, vorrebbe dire arricchire da una parte la nuova disciplina di encomiabili intenti ma, dall’altra, svuotarla totalmente di capacità coercitiva. Per tali ragioni sono state affrontate quelle novità sulla disciplina degli appalti che, se correttamente realizzate, garantiranno un’implementazione significativa degli interventi a favore dell’ambiente. Tali novità riguardano, essenzialmente, l’obiettivo principale di semplificazione normativa del sistema accompagnata da una serie di strumenti essenziali alla sua realizzazione quali l’aumento della discrezionalità delle stazioni appaltanti e riduzione contestuale del numero delle stesse, il divieto di procedure derogatorie a quella ordinaria, la centralità del progetto, la limitazione dell’appalto integrato, la drastica riduzione delle variazioni in corso d’opera, le garanzie di effettività in ambito di partenariato pubblico privato e i poteri di controllo in capo all’ANAC.

L’adozione delle nuove direttive sui contratti pubblici in Italia / Proietti, Elena. - In: GIUSTAMM.IT. - ISSN 1972-3431. - ELETTRONICO. - 2:(2016).

L’adozione delle nuove direttive sui contratti pubblici in Italia

PROIETTI, ELENA
2016

Abstract

Nell’analisi che è stata proposta sul recepimento delle nuove direttive in materia di contratti pubblici, si è cercato di evidenziare le motivazioni alla base di alcune novità introdotte nel disegno di legge n. 1394-A, finalizzate alla realizzazione di una disciplina snella, chiara, efficace ed effettiva. Gli elementi analizzati non riguardano tutti espressamente la tutela ambientale ma alla tutela ambientale sono legati da rapporti di causa-effetto. Per fare un esempio, infatti, decidere che in fase di aggiudicazione venga preferito l’operatore economico in grado di assicurare la realizzazione di determinati requisiti energetici e poi non prevedere, in fase di esecuzione dell’appalto, controlli stringenti sull’esatto compimento degli stessi, vorrebbe dire arricchire da una parte la nuova disciplina di encomiabili intenti ma, dall’altra, svuotarla totalmente di capacità coercitiva. Per tali ragioni sono state affrontate quelle novità sulla disciplina degli appalti che, se correttamente realizzate, garantiranno un’implementazione significativa degli interventi a favore dell’ambiente. Tali novità riguardano, essenzialmente, l’obiettivo principale di semplificazione normativa del sistema accompagnata da una serie di strumenti essenziali alla sua realizzazione quali l’aumento della discrezionalità delle stazioni appaltanti e riduzione contestuale del numero delle stesse, il divieto di procedure derogatorie a quella ordinaria, la centralità del progetto, la limitazione dell’appalto integrato, la drastica riduzione delle variazioni in corso d’opera, le garanzie di effettività in ambito di partenariato pubblico privato e i poteri di controllo in capo all’ANAC.
2016
direttive comunitarie 2014 sui contratti pubblici; disegno di legge n. 3194-A di adozione delle direttive comunitarie; il requisito “ambientale” quale strumento di efficacia del sistema
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
L’adozione delle nuove direttive sui contratti pubblici in Italia / Proietti, Elena. - In: GIUSTAMM.IT. - ISSN 1972-3431. - ELETTRONICO. - 2:(2016).
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