The paper presents the results of a research aimed at the construction of a corpus of vernacular inscriptions preserved in Italy and datable from the IXth to the XVth centuries during a crucial time when Latin ceased to be the only language elected for writing giving way also to the vernaculars. Luna Cacchioli focused on the North-Western area (Liguria, Piemonte, Lombardia), on the South-central area (Lazio, Abruzzo e Molise) and on the early-stage investigations about Toscana and medieval vernacular graffiti; Alessandra Tiburzi interested in the North-Eastern area (Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia), on the North-central area (Emilia Romagna, Marche, Umbria) and on the preliminary studies about South Italy. Through the study of some of the documents we shall try and discuss issues relating to language and formal presentation of writing which concern Medieval epigraphy in this delicate passage to a new linguistic awareness. A history of vernacular inscriptions must take into account the study of the language(s) which constitute an important synthesis of the cultural mediations which sit at the core of the writing of the vernaculars in Italy and of the strategies which made it possible.

Nel contributo verranno presentati i risultati preliminari di una ricerca che ha come obiettivo principale la costruzione di un corpus di epigrafi in lingua volgare prodotte nei secoli IX-XV e conservate in Italia nel periodo cruciale del passaggio dal tradizionale codice linguistico scritto latino a quello volgare. Luna Cacchioli si è occupata dell’Italia nord occidentale (Liguria, Piemonte, Lombardia), della fascia sud dell’Italia mediana (Lazio, Abruzzo e Molise) e dei primi sondaggi sulla Toscana e sulle testimonianze graffite; Alessandra Tiburzi si è occupata dell’Italia nord orientale (Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia), dell’Italia mediana fascia nord (Emilia Romagna, Marche, Umbria) e dei primi sondaggi in Italia meridionale. Attraverso la presentazione di alcune testimonianze si proveranno ad affrontare problematiche linguistiche e formali che l’epigrafia medievale presenta nella delicata fase dell’affermazione di una nuova coscienza linguistica.

"Esporre perché: tipologie e funzioni" in L. Cacchioli, A. Tiburzi, "Lingua e forme dell'epigrafia in volgare (secco. IX-XV), pp. 311-352 / Tiburzi, Alessandra; Cacchioli, Luna. - In: STUDJ ROMANZI. - ISSN 0391-1691. - STAMPA. - X:n.s.(2014), pp. 333-352.

"Esporre perché: tipologie e funzioni" in L. Cacchioli, A. Tiburzi, "Lingua e forme dell'epigrafia in volgare (secco. IX-XV), pp. 311-352

TIBURZI, Alessandra;cacchioli, luna
2014

Abstract

The paper presents the results of a research aimed at the construction of a corpus of vernacular inscriptions preserved in Italy and datable from the IXth to the XVth centuries during a crucial time when Latin ceased to be the only language elected for writing giving way also to the vernaculars. Luna Cacchioli focused on the North-Western area (Liguria, Piemonte, Lombardia), on the South-central area (Lazio, Abruzzo e Molise) and on the early-stage investigations about Toscana and medieval vernacular graffiti; Alessandra Tiburzi interested in the North-Eastern area (Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia), on the North-central area (Emilia Romagna, Marche, Umbria) and on the preliminary studies about South Italy. Through the study of some of the documents we shall try and discuss issues relating to language and formal presentation of writing which concern Medieval epigraphy in this delicate passage to a new linguistic awareness. A history of vernacular inscriptions must take into account the study of the language(s) which constitute an important synthesis of the cultural mediations which sit at the core of the writing of the vernaculars in Italy and of the strategies which made it possible.
2014
Nel contributo verranno presentati i risultati preliminari di una ricerca che ha come obiettivo principale la costruzione di un corpus di epigrafi in lingua volgare prodotte nei secoli IX-XV e conservate in Italia nel periodo cruciale del passaggio dal tradizionale codice linguistico scritto latino a quello volgare. Luna Cacchioli si è occupata dell’Italia nord occidentale (Liguria, Piemonte, Lombardia), della fascia sud dell’Italia mediana (Lazio, Abruzzo e Molise) e dei primi sondaggi sulla Toscana e sulle testimonianze graffite; Alessandra Tiburzi si è occupata dell’Italia nord orientale (Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia), dell’Italia mediana fascia nord (Emilia Romagna, Marche, Umbria) e dei primi sondaggi in Italia meridionale. Attraverso la presentazione di alcune testimonianze si proveranno ad affrontare problematiche linguistiche e formali che l’epigrafia medievale presenta nella delicata fase dell’affermazione di una nuova coscienza linguistica.
medieval epigraphy, visibile parlare, volgare esposto, vernacular, epigrafia medievale
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
"Esporre perché: tipologie e funzioni" in L. Cacchioli, A. Tiburzi, "Lingua e forme dell'epigrafia in volgare (secco. IX-XV), pp. 311-352 / Tiburzi, Alessandra; Cacchioli, Luna. - In: STUDJ ROMANZI. - ISSN 0391-1691. - STAMPA. - X:n.s.(2014), pp. 333-352.
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