La presenza sempre più marcata e pervasiva delle tecnologie della comunicazione e l’evoluzione dei paradigmi sociali in direzione di una maggiore tendenza all’auto-esposizione e alla visibilità pubblica del privato, comporta come prima e più diretta conseguenza che i social media, lungi dall’essere ridotti a meri facilitatori di interazioni sociali, si impongano all’attenzione degli studiosi come palcoscenici performativi, all’interno dei quali gli individui si spostano senza soluzione di continuità e senza forzature in termini di assunzione di differenti ruoli (Goffman, 1969). Proprio perché intesi nell’accezione di luoghi pubblici, alla stregua dei parchi e delle piazze cittadine (boyd, 2008), gli utenti si appropriano con sempre maggiore entusiasmo delle piattaforme di condivisione digitali, in particolare dei social network site, e fanno dei media a vocazione social un uso sempre più personale e intimo. In tal senso, focalizzando l’attenzione sulle pratiche di self presentation e di proiezione identitaria che hanno luogo nei SNS, si evince che gli spazi di condivisione online sono, in definitiva, spazi di definizione identitaria, una palestra “virtuale” dove, giorno dopo giorno, gli individui compiono esercizi utili alla costruzione del processo di autoformazione (Thompson, 1998; Livingstone, 2010). Nel mediascape contemporaneo, dominato dall’imperativo alla condivisione, alla partecipazione, alla spettacolarizzazione, all’esibizione vernacolare, alla messa in scena del sé, la piattaforma di file-sharing YouTube si impone all’attenzione degli studiosi come un fertile terreno di cultura dei processi di auto-esposizione mediata, in cui gli utenti possono cogliere le numerose possibilità di giocare con le forme di autorappresentazione (Boccia Artieri, 2009). Invero, l’emergenza grassroots di nuove forme di produttività testuale (Fiske, 1992) a ridosso di YouTube ha portato alla “ribalta” la figura dello youtuber, a cui si è guardato come a un fenomeno socio-culturale che ha ricevuto dai social media la spinta propulsiva necessaria per (auto)legittimarsi come forma artistica “pop” a tutti gli effetti. Attraverso una ricerca di sfondo quanti-qualitativa, che si è dotata di questionari semi-strutturati e interviste in profondità somministrate agli utenti/pubblici di YouTube, si è cercato di rispondere alle seguenti domande di ricerca: - quali sono gli usi e le motivazioni alla base dell’uploading di contenuti multimediali user-generati su YouTube, indagando anzitutto i rapporti di reciprocità con le pratiche di self presentation; - è possibile tracciare un “identikit” dello youtuber, della cui necessità di una definizione l’accademia si è posta solo marginalmente il problema, cedendo tale compito performativo alla stessa community degli youtuber e al gruppo dei fan. A tal proposito, attraverso la lettura dei risultati, sono stati proposti dei criteri definitori utili a descrivere il fenomeno e il ruolo dello youtuber.

I upload, therefore I am? Youtuber in cerca di definizione / D'Antonio, Vera. - STAMPA. - (2015).

I upload, therefore I am? Youtuber in cerca di definizione

D'ANTONIO, VERA
2015

Abstract

La presenza sempre più marcata e pervasiva delle tecnologie della comunicazione e l’evoluzione dei paradigmi sociali in direzione di una maggiore tendenza all’auto-esposizione e alla visibilità pubblica del privato, comporta come prima e più diretta conseguenza che i social media, lungi dall’essere ridotti a meri facilitatori di interazioni sociali, si impongano all’attenzione degli studiosi come palcoscenici performativi, all’interno dei quali gli individui si spostano senza soluzione di continuità e senza forzature in termini di assunzione di differenti ruoli (Goffman, 1969). Proprio perché intesi nell’accezione di luoghi pubblici, alla stregua dei parchi e delle piazze cittadine (boyd, 2008), gli utenti si appropriano con sempre maggiore entusiasmo delle piattaforme di condivisione digitali, in particolare dei social network site, e fanno dei media a vocazione social un uso sempre più personale e intimo. In tal senso, focalizzando l’attenzione sulle pratiche di self presentation e di proiezione identitaria che hanno luogo nei SNS, si evince che gli spazi di condivisione online sono, in definitiva, spazi di definizione identitaria, una palestra “virtuale” dove, giorno dopo giorno, gli individui compiono esercizi utili alla costruzione del processo di autoformazione (Thompson, 1998; Livingstone, 2010). Nel mediascape contemporaneo, dominato dall’imperativo alla condivisione, alla partecipazione, alla spettacolarizzazione, all’esibizione vernacolare, alla messa in scena del sé, la piattaforma di file-sharing YouTube si impone all’attenzione degli studiosi come un fertile terreno di cultura dei processi di auto-esposizione mediata, in cui gli utenti possono cogliere le numerose possibilità di giocare con le forme di autorappresentazione (Boccia Artieri, 2009). Invero, l’emergenza grassroots di nuove forme di produttività testuale (Fiske, 1992) a ridosso di YouTube ha portato alla “ribalta” la figura dello youtuber, a cui si è guardato come a un fenomeno socio-culturale che ha ricevuto dai social media la spinta propulsiva necessaria per (auto)legittimarsi come forma artistica “pop” a tutti gli effetti. Attraverso una ricerca di sfondo quanti-qualitativa, che si è dotata di questionari semi-strutturati e interviste in profondità somministrate agli utenti/pubblici di YouTube, si è cercato di rispondere alle seguenti domande di ricerca: - quali sono gli usi e le motivazioni alla base dell’uploading di contenuti multimediali user-generati su YouTube, indagando anzitutto i rapporti di reciprocità con le pratiche di self presentation; - è possibile tracciare un “identikit” dello youtuber, della cui necessità di una definizione l’accademia si è posta solo marginalmente il problema, cedendo tale compito performativo alla stessa community degli youtuber e al gruppo dei fan. A tal proposito, attraverso la lettura dei risultati, sono stati proposti dei criteri definitori utili a descrivere il fenomeno e il ruolo dello youtuber.
2015
Turning around the Self. Narrazioni identitarie nel social web
9788891714466
digital self, self incarnato, internet studies
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
I upload, therefore I am? Youtuber in cerca di definizione / D'Antonio, Vera. - STAMPA. - (2015).
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