Si esamina il ruolo che la disciplina della concorrenza ha assunto nelle relazioni di diritto pubblico. In virtù del diritto Unione europea, la concorrenza diviene una matrice normativa di i regole e principi che si applicano , anche alle attività dell’amministrazione Ne derivano conseguenze sul piano dell’organizzazione e dei principi che regolano tutte le attività amministrative. Vera novità, modello di amministrazione c.d. indipendente, è l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, cui è affidato il compito di applicare le regole di concorrenza alle imprese e di segnalare ai pubbici poteri leggi, regolamenti o prassi amministrative che siano distorsivi del buon funzionamento dei mercati. E’ una funzione di carattere «neutrale».. Grazie all’Autorità, alle regole europee in materia di contratti pubblici e di liberalizzazioni , all’istituzione delle autorità nazionali di regolazione dei servizi pubblici, la concorrenza diviene il criterio centrale della c.d. regolazione in capo economico: guida e limite per ogni autorità che voglia disciplinare i fenomeni economici. Si registra un mutamento di fondo dei rapporti tra Stato e mercato. Riflesso di ciò è evidente nella giurisprudenza del giudice amministrativo, della Corte costituzionale e, in fine, troverà riscontro nella revisione della stessa Costituzione . Le crisi della finanzia privata del 2008 ha determinato un ridimensionamento di fatto della concorrenza, almeno nel settore finanziario, a favore di interventi diretti degli Stati per evitare i fallimenti delle istituzioni finanziarie.
Lalli- Concorrenza (Disciplina pubblicistica), Diritto online Treccani - Approfondimenti enciclopedici, 2015, DOI: 10.7394/DOL-461 / Lalli, Angelo. - ELETTRONICO. - (2015). [DOI: 10.7394/DOL-461]
Lalli- Concorrenza (Disciplina pubblicistica), Diritto online Treccani - Approfondimenti enciclopedici, 2015, DOI: 10.7394/DOL-461
LALLI, ANGELOPrimo
Writing – Review & Editing
2015
Abstract
Si esamina il ruolo che la disciplina della concorrenza ha assunto nelle relazioni di diritto pubblico. In virtù del diritto Unione europea, la concorrenza diviene una matrice normativa di i regole e principi che si applicano , anche alle attività dell’amministrazione Ne derivano conseguenze sul piano dell’organizzazione e dei principi che regolano tutte le attività amministrative. Vera novità, modello di amministrazione c.d. indipendente, è l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, cui è affidato il compito di applicare le regole di concorrenza alle imprese e di segnalare ai pubbici poteri leggi, regolamenti o prassi amministrative che siano distorsivi del buon funzionamento dei mercati. E’ una funzione di carattere «neutrale».. Grazie all’Autorità, alle regole europee in materia di contratti pubblici e di liberalizzazioni , all’istituzione delle autorità nazionali di regolazione dei servizi pubblici, la concorrenza diviene il criterio centrale della c.d. regolazione in capo economico: guida e limite per ogni autorità che voglia disciplinare i fenomeni economici. Si registra un mutamento di fondo dei rapporti tra Stato e mercato. Riflesso di ciò è evidente nella giurisprudenza del giudice amministrativo, della Corte costituzionale e, in fine, troverà riscontro nella revisione della stessa Costituzione . Le crisi della finanzia privata del 2008 ha determinato un ridimensionamento di fatto della concorrenza, almeno nel settore finanziario, a favore di interventi diretti degli Stati per evitare i fallimenti delle istituzioni finanziarie.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.