Il tessuto urbano, le città, gli spazi collettivi sono in continua evoluzione in mutazione; gli individui manifestano nuove necessità, inaspettate esigenze. Il lavoro del progettista diventa un lavoro di ricerca, di indagine multidisciplinare nel tentativo di interpretare l’evoluzione dei tempi. In questo senso l’architettura deve sviluppare progetti consapevoli per contesti in continua trasformazione. Contesti sempre più complessi in cui si intrecciano dimensioni e scale diverse: dal territorio alla città, all’ambiente, al luogo. Contesti fisici, ma anche sociali ed economici, contesti storici, ma anche radicati nel presente e proiettati in un futuro incerto. L’impegno del progetto, la sua consapevolezza, sta nel trovare un punto di equilibrio tra esigenze e vincoli diversi, una forma espressiva di una pluralità di sollecitazioni e domande. Il progetto consapevole si fa carico della complessità e del disordine urbano, si confronta con le esigenze ambientali e la scarsità delle risorse energetiche. Il progetto è consapevole e sostenibile. La ricerca progettuale interpreta la fisicità dei luoghi, i suoi segni e le sue tracce, la trama stratificata della storia e quelle più labili del contemporaneo, si misura con le domande e i desideri degli utenti, con la loro richiesta di nuovi spazi pubblici e di nuovi spazi per l’abitare. Per il progetto consapevole non c’è separazione tra architettura e infrastrutture. Lo spazio pervasivo delle infrastrutture diviene, per la sua centralità, lo scenario di fondo della nuova architettura. Il progetto consapevole proietta l’architettura oltre l’edificio e il design, ricercando ogni volta un rapporto di senso con le città e il paesaggio. Negli anni più recenti, l’attività progettuale e di ricerca dello studio si è confrontata, in particolare, con alcune tematiche che sono delle sfaccettature di un tentativo di integrare insieme paesaggio, urbanistica e architettura passando quindi dal macro al micro e dal micro al macro. Si tratta di un esperimento che lavora attraverso il sistema del dubbio, citando Hall, con un’architettura di profonde connessioni con il sito, la cultura, il clima e preferisce procedere senza certezze preimpostate. I temi individuati sono land-form, confini sensibili, geografie urbane, macchine per vivere, riuso /stratificazione e landmark.

Città-paesaggio: architetture di relazioni / Salimei, Guendalina. - STAMPA. - (2015), pp. 57-79. (Intervento presentato al convegno Architettura e Natura tenutosi a Genzano nel 9-27 Novembre 2014).

Città-paesaggio: architetture di relazioni

SALIMEI, Guendalina
2015

Abstract

Il tessuto urbano, le città, gli spazi collettivi sono in continua evoluzione in mutazione; gli individui manifestano nuove necessità, inaspettate esigenze. Il lavoro del progettista diventa un lavoro di ricerca, di indagine multidisciplinare nel tentativo di interpretare l’evoluzione dei tempi. In questo senso l’architettura deve sviluppare progetti consapevoli per contesti in continua trasformazione. Contesti sempre più complessi in cui si intrecciano dimensioni e scale diverse: dal territorio alla città, all’ambiente, al luogo. Contesti fisici, ma anche sociali ed economici, contesti storici, ma anche radicati nel presente e proiettati in un futuro incerto. L’impegno del progetto, la sua consapevolezza, sta nel trovare un punto di equilibrio tra esigenze e vincoli diversi, una forma espressiva di una pluralità di sollecitazioni e domande. Il progetto consapevole si fa carico della complessità e del disordine urbano, si confronta con le esigenze ambientali e la scarsità delle risorse energetiche. Il progetto è consapevole e sostenibile. La ricerca progettuale interpreta la fisicità dei luoghi, i suoi segni e le sue tracce, la trama stratificata della storia e quelle più labili del contemporaneo, si misura con le domande e i desideri degli utenti, con la loro richiesta di nuovi spazi pubblici e di nuovi spazi per l’abitare. Per il progetto consapevole non c’è separazione tra architettura e infrastrutture. Lo spazio pervasivo delle infrastrutture diviene, per la sua centralità, lo scenario di fondo della nuova architettura. Il progetto consapevole proietta l’architettura oltre l’edificio e il design, ricercando ogni volta un rapporto di senso con le città e il paesaggio. Negli anni più recenti, l’attività progettuale e di ricerca dello studio si è confrontata, in particolare, con alcune tematiche che sono delle sfaccettature di un tentativo di integrare insieme paesaggio, urbanistica e architettura passando quindi dal macro al micro e dal micro al macro. Si tratta di un esperimento che lavora attraverso il sistema del dubbio, citando Hall, con un’architettura di profonde connessioni con il sito, la cultura, il clima e preferisce procedere senza certezze preimpostate. I temi individuati sono land-form, confini sensibili, geografie urbane, macchine per vivere, riuso /stratificazione e landmark.
2015
Architettura e Natura
landform; confini sensibili; macchina per vivere; riuso; landmark; geografie urbane
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Città-paesaggio: architetture di relazioni / Salimei, Guendalina. - STAMPA. - (2015), pp. 57-79. (Intervento presentato al convegno Architettura e Natura tenutosi a Genzano nel 9-27 Novembre 2014).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/844272
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