Si analizza il repertorio iconografico della sigillata africana C decorata a rilievi applicati e prodotta nella Tunisia centrale – in buona misura nell’atelier di Sidi Marzouk Tounsi - dalla fine del III alla metà del V secolo d.C. Particolare attenzione viene prestata ad un tipo di coppa emisferica, che si segnala per la varietà delle iconografie, dei motivi decorativi e degli schemi compositivi. Fra le raffigurazioni mitologiche riscuote particolare successo il ciclo delle imprese di Ercole, che si presta alla creazione di un servizio di sei o di dodici vasi decorati; sono testimoniate anche storie ed avventure “minori” dell’eroe tebano, forse riflesso della redazione di opere letterarie o teatrali. Nell’ambito dei temi vetero-testamentari, il motivo del sacrificio di Abramo si dispiega sulla superficie dei vasi in episodi successivi del racconto biblico, con singolari varianti e talora con l’associazione di altri temi paleo-cristiani. Accanto ai soggetti più tipici dell’immaginario tardo-antico, si esamina il caso di una coppa in cui si fondono il tema mitologico (il ratto di Ganimede) e il tema cristiano (la salvaguardia della vigna intesa come il popolo dei cristiani). In sintesi i ceramisti africani danno prova di una grande abilità nell’assemblaggio dei motivi figurativi, non scevra di una capacità di adattamento alle necessità narrative delle composizioni.
Il repertorio iconografico della ceramica africana a rilievo del IV-V secolo d.C / Tortorella, Stefano. - In: MÉLANGES DE L'ÉCOLE FRANÇAISE DE ROME. ANTIQUITÉ. - ISSN 0223-5102. - STAMPA. - 117:(2005), pp. 173-198.
Il repertorio iconografico della ceramica africana a rilievo del IV-V secolo d.C.
TORTORELLA, Stefano
2005
Abstract
Si analizza il repertorio iconografico della sigillata africana C decorata a rilievi applicati e prodotta nella Tunisia centrale – in buona misura nell’atelier di Sidi Marzouk Tounsi - dalla fine del III alla metà del V secolo d.C. Particolare attenzione viene prestata ad un tipo di coppa emisferica, che si segnala per la varietà delle iconografie, dei motivi decorativi e degli schemi compositivi. Fra le raffigurazioni mitologiche riscuote particolare successo il ciclo delle imprese di Ercole, che si presta alla creazione di un servizio di sei o di dodici vasi decorati; sono testimoniate anche storie ed avventure “minori” dell’eroe tebano, forse riflesso della redazione di opere letterarie o teatrali. Nell’ambito dei temi vetero-testamentari, il motivo del sacrificio di Abramo si dispiega sulla superficie dei vasi in episodi successivi del racconto biblico, con singolari varianti e talora con l’associazione di altri temi paleo-cristiani. Accanto ai soggetti più tipici dell’immaginario tardo-antico, si esamina il caso di una coppa in cui si fondono il tema mitologico (il ratto di Ganimede) e il tema cristiano (la salvaguardia della vigna intesa come il popolo dei cristiani). In sintesi i ceramisti africani danno prova di una grande abilità nell’assemblaggio dei motivi figurativi, non scevra di una capacità di adattamento alle necessità narrative delle composizioni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.