Leone XIII intervenne con due encicliche a proposito dei fermenti innovatori in campo culturale, la Aeterni Patris, 1879, in merito al tomismo e la Providentissimus Deus, 1893, in materia di studi biblici. Istituì anche la Commissione Biblica. Aprì l’Archivio segreto Vaticano agli studiosi. L’iniziativa del Sommo Pontefice, sensibile alle istanze culturali ma conservatore, era determinata dall’esigenza di disciplinare i fermenti innovatori in campo culturale, arginando l’insorgere del pluralismo fallace di dottrine. Era impellente l’esigenza di ricattolicizzare la società su solide basi. La fermezza di posizione in campo filosofico-teologico si concretizza dopo circa dieci anni con la condanna di Rosmini, 1888. All’alba del XX secolo il bilancio del movimento tomista nell’Italia laica risulterà del tutto negativo. Il neotomismo fu sentito autoritativo per le tradizionali istanze apologetiche, dunque sterilizzante dati i fermenti di rinnovamento della società e della chiesa. Gli effetti della crisi modernista esploderanno all’interno della chiesa cattolica immediatamente dopo la morte di Leone XIII.
Leone XIII e il neo-tomismo / Troiano, Marina Silvia. - In: PRESENZA DIVINA. - STAMPA. - 171:(2007), pp. 12-20.
Leone XIII e il neo-tomismo
TROIANO, Marina Silvia
2007
Abstract
Leone XIII intervenne con due encicliche a proposito dei fermenti innovatori in campo culturale, la Aeterni Patris, 1879, in merito al tomismo e la Providentissimus Deus, 1893, in materia di studi biblici. Istituì anche la Commissione Biblica. Aprì l’Archivio segreto Vaticano agli studiosi. L’iniziativa del Sommo Pontefice, sensibile alle istanze culturali ma conservatore, era determinata dall’esigenza di disciplinare i fermenti innovatori in campo culturale, arginando l’insorgere del pluralismo fallace di dottrine. Era impellente l’esigenza di ricattolicizzare la società su solide basi. La fermezza di posizione in campo filosofico-teologico si concretizza dopo circa dieci anni con la condanna di Rosmini, 1888. All’alba del XX secolo il bilancio del movimento tomista nell’Italia laica risulterà del tutto negativo. Il neotomismo fu sentito autoritativo per le tradizionali istanze apologetiche, dunque sterilizzante dati i fermenti di rinnovamento della società e della chiesa. Gli effetti della crisi modernista esploderanno all’interno della chiesa cattolica immediatamente dopo la morte di Leone XIII.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.