Il lavoro, attraverso una puntuale analisi delle testimonianze ricavabili dalle fonti storiche, esamina le trasformazioni e gli adattamenti subiti dalla cerimonia delle onoranze funebri riservate a illustri cittadini di Roma (funus gentilicium). In particolare, secondo Polibio, le esequie più antiche, celebrate con grande solennità, prevedevano l’uso dell’imago del defunto, e successivamente la conservazione della sua maschera nella casa nobiliare, nonché una laudatio funebris intesa a suscitare una positiva emulazione nell’interesse del “bene pubblico”; inoltre, esse avevano anche lo scopo di informare il popolo sulle vicende storiche della città. Nel corso del tempo, tuttavia, queste cerimonie vengono sapientemente utilizzate in vista di scopi diversi di ordine politico, come nel caso della mitizzazione di Cesare, e, con Augusto, nell’affermazione di una nuova ‘età d’oro’, che sarà caratterizzata dall’instaurazione della pace: in questo modo, l’imperatore incorpora il passato repubblicano nella consapevole creazione di un ‘mito di Stato’ incentrato sull’immagine personale del princeps. Le maschere funebri, quindi, non serviranno più ad esaltare il carattere di una stirpe, visto che ormai l’antica classe senatoria è stata ormai destituita del prestigio morale connesso alla nascita, che costituiva anche il fondamento del suo potere politico.
IMAGINES MAIORUM / Montanari, Enrico. - In: STUDI E MATERIALI DI STORIA DELLE RELIGIONI. - ISSN 0393-8417. - STAMPA. - 70:(2004), pp. 5-26.
IMAGINES MAIORUM
MONTANARI, Enrico
2004
Abstract
Il lavoro, attraverso una puntuale analisi delle testimonianze ricavabili dalle fonti storiche, esamina le trasformazioni e gli adattamenti subiti dalla cerimonia delle onoranze funebri riservate a illustri cittadini di Roma (funus gentilicium). In particolare, secondo Polibio, le esequie più antiche, celebrate con grande solennità, prevedevano l’uso dell’imago del defunto, e successivamente la conservazione della sua maschera nella casa nobiliare, nonché una laudatio funebris intesa a suscitare una positiva emulazione nell’interesse del “bene pubblico”; inoltre, esse avevano anche lo scopo di informare il popolo sulle vicende storiche della città. Nel corso del tempo, tuttavia, queste cerimonie vengono sapientemente utilizzate in vista di scopi diversi di ordine politico, come nel caso della mitizzazione di Cesare, e, con Augusto, nell’affermazione di una nuova ‘età d’oro’, che sarà caratterizzata dall’instaurazione della pace: in questo modo, l’imperatore incorpora il passato repubblicano nella consapevole creazione di un ‘mito di Stato’ incentrato sull’immagine personale del princeps. Le maschere funebri, quindi, non serviranno più ad esaltare il carattere di una stirpe, visto che ormai l’antica classe senatoria è stata ormai destituita del prestigio morale connesso alla nascita, che costituiva anche il fondamento del suo potere politico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.