Il presente saggio prende in considerazione la natura del ricorso straordinario quale si è venuto configurando a seguito delle recenti riforme legislative. Come si cerca di sostenere nel corso della trattazione, non sembra accettabile la tesi che qualifica il rimedio in esame come “sostanzialmente giurisdizionale”, in quanto tale definizione non pare rivestire un preciso valore concettuale nel nostro assetto ordinamentale. Sulla base di una più compiuta valorizzazione della funzione propriamente giustiziale della pubblica Amministrazione, quale attività contenziosa priva di commistione con elementi propri dell’amministrazione attiva, è invece possibile qualificare il ricorso al Capo dello Stato come rimedio giustiziale in senso stretto, come tale distinto dagli altri ricorsi amministrativi caratterizzati da funzioni misteamministrativo-giustiziali, senza che ciò presupponga una effettiva giurisdizionalizzazione del rimedio in esame. È a tale impostazione che pare doversi ricondurre l’interpretazione data dalla Corte costituzionale al ricorso straordinario, che, alla luce delle riforme legislative recentemente intervenute, ha parlato di passaggio da un ricorso amministrativo ad un rimedio giustiziale amministrativo alternativo alla giurisdizione amministrativa.
Il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica come rimedio giustiziale alternativo alla giurisdizione / Carbone, Andrea. - In: DIRITTO PROCESSUALE AMMINISTRATIVO. - ISSN 0393-1315. - STAMPA. - 1/2015(2015), pp. 54-107.
Il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica come rimedio giustiziale alternativo alla giurisdizione
CARBONE, Andrea
2015
Abstract
Il presente saggio prende in considerazione la natura del ricorso straordinario quale si è venuto configurando a seguito delle recenti riforme legislative. Come si cerca di sostenere nel corso della trattazione, non sembra accettabile la tesi che qualifica il rimedio in esame come “sostanzialmente giurisdizionale”, in quanto tale definizione non pare rivestire un preciso valore concettuale nel nostro assetto ordinamentale. Sulla base di una più compiuta valorizzazione della funzione propriamente giustiziale della pubblica Amministrazione, quale attività contenziosa priva di commistione con elementi propri dell’amministrazione attiva, è invece possibile qualificare il ricorso al Capo dello Stato come rimedio giustiziale in senso stretto, come tale distinto dagli altri ricorsi amministrativi caratterizzati da funzioni misteamministrativo-giustiziali, senza che ciò presupponga una effettiva giurisdizionalizzazione del rimedio in esame. È a tale impostazione che pare doversi ricondurre l’interpretazione data dalla Corte costituzionale al ricorso straordinario, che, alla luce delle riforme legislative recentemente intervenute, ha parlato di passaggio da un ricorso amministrativo ad un rimedio giustiziale amministrativo alternativo alla giurisdizione amministrativa.File | Dimensione | Formato | |
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