La preoccupazione contemporanea per il processo di omologazione produttiva verso cui si dirige, in modo più o meno liquido, la società dei consumi, è una condizione ottimale anche per affrontare la ricerca archeologica della biodiversità, e per proporne altre strategie di protezione, valorizzazione e divulgazione. Perché le manifestazioni di Expo 2015, dunque, non soddisfino la sola promozione di multinazionali su scala globale, sarebbe opportuno che emergesse con maggior forza l’interesse per le altre logiche socio-economiche che hanno ricercato un equilibrio tra produzione agricola e consumo alimentare, ovvero l’interesse per le loro antichissime storie. Allora, tratteggiare un profilo, anche frammentario e/o paradigmatico, del modo mesopotamico di nutrire il pianeta, può avere, in questa prospettiva, un significato educativo. D’altronde, nella terra tra i due fiumi, dove nella seconda metà del quarto millennio a.C. si formarono le prime civiltà urbane, fu il fenomeno della centralizzazione e della redistribuzione dei beni materiali e immateriali a porre in equilibrio la produzione e il consumo; equilibrio politico, scelto dalle prime comunità dell’alluvio, sul quale si sarebbe saldata e poi plasmata anche quella peculiare ideologia della regalità orientale, che discese per la prima volta sulla terra a Eridu.
Alla radice della vita. Eco-note, fermentazioni alcoliche e cambiamenti di stato nella Mesopotamia antica / Ramazzotti, Marco. - In: FORMA URBIS. - ISSN 1720-884X. - STAMPA. - 6:XX(2015), pp. 4-10.
Alla radice della vita. Eco-note, fermentazioni alcoliche e cambiamenti di stato nella Mesopotamia antica
RAMAZZOTTI, Marco
2015
Abstract
La preoccupazione contemporanea per il processo di omologazione produttiva verso cui si dirige, in modo più o meno liquido, la società dei consumi, è una condizione ottimale anche per affrontare la ricerca archeologica della biodiversità, e per proporne altre strategie di protezione, valorizzazione e divulgazione. Perché le manifestazioni di Expo 2015, dunque, non soddisfino la sola promozione di multinazionali su scala globale, sarebbe opportuno che emergesse con maggior forza l’interesse per le altre logiche socio-economiche che hanno ricercato un equilibrio tra produzione agricola e consumo alimentare, ovvero l’interesse per le loro antichissime storie. Allora, tratteggiare un profilo, anche frammentario e/o paradigmatico, del modo mesopotamico di nutrire il pianeta, può avere, in questa prospettiva, un significato educativo. D’altronde, nella terra tra i due fiumi, dove nella seconda metà del quarto millennio a.C. si formarono le prime civiltà urbane, fu il fenomeno della centralizzazione e della redistribuzione dei beni materiali e immateriali a porre in equilibrio la produzione e il consumo; equilibrio politico, scelto dalle prime comunità dell’alluvio, sul quale si sarebbe saldata e poi plasmata anche quella peculiare ideologia della regalità orientale, che discese per la prima volta sulla terra a Eridu.File | Dimensione | Formato | |
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