L’autore riflette sulle proprie esperienze di conduzione dei lavori per la realizzazione di alcuni interventi di riqualificazione del patrimonio storico architettonico della fine dell’Ottocento. In particolare, l’autore-progettista segnala come, in corso d’opera, gli studi iniziali, i disegni, i mille dati di progetto si sovrappongono, come in filigrana, ripetutamente, sulla materia dei manufatti. Quel processo conoscitivo che dalle biblioteche e gli archivi, passando per i rilievi e le analisi sul campo, utilizza l’osservazione e le molte modalità di prove e saggi per pervenire al pensiero progettuale, vive durante l’intera fase della costruzione una stagione molto particolare. Le esperienze richiamate vogliono suscitare una riflessione critica sullo schematismo degli standard normativi della progettazione.
Post-operam. Cronache dai cantieri del Mattatoio di Testaccio in Roma / Cupelloni, Luciano. - In: RECUPERO E CONSERVAZIONE. - ISSN 1826-4204. - 83:(2008), pp. 16-19.
Post-operam. Cronache dai cantieri del Mattatoio di Testaccio in Roma
CUPELLONI, Luciano
2008
Abstract
L’autore riflette sulle proprie esperienze di conduzione dei lavori per la realizzazione di alcuni interventi di riqualificazione del patrimonio storico architettonico della fine dell’Ottocento. In particolare, l’autore-progettista segnala come, in corso d’opera, gli studi iniziali, i disegni, i mille dati di progetto si sovrappongono, come in filigrana, ripetutamente, sulla materia dei manufatti. Quel processo conoscitivo che dalle biblioteche e gli archivi, passando per i rilievi e le analisi sul campo, utilizza l’osservazione e le molte modalità di prove e saggi per pervenire al pensiero progettuale, vive durante l’intera fase della costruzione una stagione molto particolare. Le esperienze richiamate vogliono suscitare una riflessione critica sullo schematismo degli standard normativi della progettazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


