Il progetto studia e diffonde la funzione della confisca e del riuso sociale dei beni confiscati in una dimensione europea. Le sue attività sono finalizzate alla diffusione di modelli di buone prassi provenienti dall’Italia, e alla sperimentazione di nuovi modelli in Germania. L’iniziativa è sostenuta dalla Direzione Generale Affari Interni della Commissione Europea nel quadro del Programma “Prevenzione e lotta contro il crimine. I workshop tratteranno i seguenti temi: Ri- conquistare i beni confiscati, ridisegnarli, re-immaginarli come beni comuni. Gli “Open labs”. La narrazione collettiva dei luoghi attraverso il riuso dei beni confiscati. L’iniziativa sarà avviata il 3 giugno alle ore 21,00 con l’Illuminazione dei beni confiscati nel centro della città. I partner del progetto: I partner del progetto in Germania sono la Fondazione Amadeu Antonio Stiftung, ECHOLOT e il Dipartimento di diritto penale internazionale della Humboldt-Universität di Berlino. In Italia colla- borano al progetto l’Osservatorio sulla ndrangheta e il CTA Centro Teatro Ateneo, Dipartimento di Storia dell'Arte e Spettacolo dell’Università degli Studi La Sapienza di Roma. Capofila del progetto è la Regione Calabria. Le attività del progetto: Il progetto si propone di analizzare le possibili conseguenze dell'adozione di un tale sistema di riutilizzo sociale dei beni confiscati in Germania (dove al momento tali beni semplicemente rimangono proprietà dello Stato o vengono venduti). Verrà prodotto un manuale che illustrerà i risultati del progetto con l'obiettivo di approfondire la riflessione sulle molteplici soluzioni per contribuire alla prevenzione della criminalità organizzata e finanziaria in Germania e in altri Stati membri dell'UE. .

Creating public spaces / Ruzza, Luca. - (2015). (Intervento presentato al convegno Creating public spaces, best practices in the re-use of confiscated properties” tenutosi a Roma, La Sapienza nel 4,6 giugno).

Creating public spaces

RUZZA, LUCA
2015

Abstract

Il progetto studia e diffonde la funzione della confisca e del riuso sociale dei beni confiscati in una dimensione europea. Le sue attività sono finalizzate alla diffusione di modelli di buone prassi provenienti dall’Italia, e alla sperimentazione di nuovi modelli in Germania. L’iniziativa è sostenuta dalla Direzione Generale Affari Interni della Commissione Europea nel quadro del Programma “Prevenzione e lotta contro il crimine. I workshop tratteranno i seguenti temi: Ri- conquistare i beni confiscati, ridisegnarli, re-immaginarli come beni comuni. Gli “Open labs”. La narrazione collettiva dei luoghi attraverso il riuso dei beni confiscati. L’iniziativa sarà avviata il 3 giugno alle ore 21,00 con l’Illuminazione dei beni confiscati nel centro della città. I partner del progetto: I partner del progetto in Germania sono la Fondazione Amadeu Antonio Stiftung, ECHOLOT e il Dipartimento di diritto penale internazionale della Humboldt-Universität di Berlino. In Italia colla- borano al progetto l’Osservatorio sulla ndrangheta e il CTA Centro Teatro Ateneo, Dipartimento di Storia dell'Arte e Spettacolo dell’Università degli Studi La Sapienza di Roma. Capofila del progetto è la Regione Calabria. Le attività del progetto: Il progetto si propone di analizzare le possibili conseguenze dell'adozione di un tale sistema di riutilizzo sociale dei beni confiscati in Germania (dove al momento tali beni semplicemente rimangono proprietà dello Stato o vengono venduti). Verrà prodotto un manuale che illustrerà i risultati del progetto con l'obiettivo di approfondire la riflessione sulle molteplici soluzioni per contribuire alla prevenzione della criminalità organizzata e finanziaria in Germania e in altri Stati membri dell'UE. .
2015
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/810454
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