L'educazione linguistica dei sordi, con particolare riferimento alla ricerca di tecniche e strategie per migliorare la loro competenza linguistica, è stata la sfida che ha appassionato i grandi maestri del passato da Pedro Ponce de Leon all’Abate de l’Epée, a Tommaso Silvestri. Fino a qualche decennio fa questa problematica veniva superata in molte scuole speciali sostituendo il libro di testo con un quadernone degli appunti, in cui il docente proponeva riassunti molto semplici supportati da immagini e disegni, rinunciando di fatto ad intervenire sulle difficoltà linguistiche degli allievi con la conseguenza di rafforzare in loro la convinzione che il testo scritto fosse troppo difficile da leggere. In anni successivi si è diffusa la consapevolezza che il libro non dovesse essere abbandonato in quanto valido supporto per lo sviluppo di una buona competenza linguistica in Italiano a prescindere dal grado e tipo di sordità e dalla storia educativa e familiare. La volontà di non abbandonare il libro di testo, unita però alla necessità di riuscire a seguire i ritmi della classe, ha portato molti insegnanti e assistenti alla comunicazione ad utilizzare con i loro alunni sordi strategie di semplificazione. Individuare cioè all’interno di un testo le parole o le frasi troppo difficili e sostituirle, con vocaboli di uso più comune o parafrasi più semplici, operando con la matita sul libro stesso. Una tecnica corretta che però ha in sé il grande rischio di impoverire il testo, soprattutto se poi le parole o le costruzioni semplificate non vengono più riprese e utilizzate. Oggi la multimedialità ha aperto nuove prospettive prima inimmaginabili, consentendo alle persone sorde di vedere il significato di parole e frasi cliccando sulla parola stessa, lasciando quindi il testo autentico ma facilitato. Questo libro vuole proporre al lettore percorsi metodologici e unità didattiche multimediali innovative basate sulla strategia della facilitazione, pur non trascurando esempi di didattica tradizionale. Si rivolge agli insegnanti curricolari, di sostegno e assistenti alla comunicazione che lavorano con apprendenti sordi soprattutto nella scuola secondaria di primo grado. Ogni capitolo del volume è costituito da una prima parte teorica in cui viene approfondita la tematica presa in esame, seguita poi da una parte operativa in cui vengono offerti al lettore strumenti pratici per lavorare in aula. In questo modo il sapere diventa saper fare nella consapevolezza che la sordità può essere una risorsa per tutta la classe: visualizzare una lezione facilita la comprensione non solo all’apprendente sordo, ma anche ai compagni udenti. Il libro nasce dal felice incontro tra docenti di lunga esperienza e giovani ricercatori che, seguendo il modello dell’embodied cognition, dello story telling e applicando strategie di facilitazione sul testo, hanno fatto propria la sfida di migliorare attraverso le nuove tecnologie la competenza linguistica e l’accesso al libro da parte degli alunni sordi. Il volume infatti fa riferimento in molte parti a quanto è stato sperimentato nel progetto MIUR Firb- Visel (www.visel.cnr.it), ideato e fortemente voluto da Elena Antinoro Pizzuto ricercatrice dell’ISTC CNR prematuramente scomparsa, a cui va tutta la gratitudine delle autrici. È dedicato a tutti coloro che cercano suggerimenti, strategie didattiche ed esempi concreti per fare scuola in modo da incidere sulle conoscenze linguistiche e scolastiche dei loro alunni sordi.

PREMIO DON GIULIO TARRA: RICERCHE E STUDI PER LA SORDITA' / Simonetta, Maragna; Roccaforte, Maria; Elena, Tomasuolo. - (2015).

PREMIO DON GIULIO TARRA: RICERCHE E STUDI PER LA SORDITA'

ROCCAFORTE, MARIA;
2015

Abstract

L'educazione linguistica dei sordi, con particolare riferimento alla ricerca di tecniche e strategie per migliorare la loro competenza linguistica, è stata la sfida che ha appassionato i grandi maestri del passato da Pedro Ponce de Leon all’Abate de l’Epée, a Tommaso Silvestri. Fino a qualche decennio fa questa problematica veniva superata in molte scuole speciali sostituendo il libro di testo con un quadernone degli appunti, in cui il docente proponeva riassunti molto semplici supportati da immagini e disegni, rinunciando di fatto ad intervenire sulle difficoltà linguistiche degli allievi con la conseguenza di rafforzare in loro la convinzione che il testo scritto fosse troppo difficile da leggere. In anni successivi si è diffusa la consapevolezza che il libro non dovesse essere abbandonato in quanto valido supporto per lo sviluppo di una buona competenza linguistica in Italiano a prescindere dal grado e tipo di sordità e dalla storia educativa e familiare. La volontà di non abbandonare il libro di testo, unita però alla necessità di riuscire a seguire i ritmi della classe, ha portato molti insegnanti e assistenti alla comunicazione ad utilizzare con i loro alunni sordi strategie di semplificazione. Individuare cioè all’interno di un testo le parole o le frasi troppo difficili e sostituirle, con vocaboli di uso più comune o parafrasi più semplici, operando con la matita sul libro stesso. Una tecnica corretta che però ha in sé il grande rischio di impoverire il testo, soprattutto se poi le parole o le costruzioni semplificate non vengono più riprese e utilizzate. Oggi la multimedialità ha aperto nuove prospettive prima inimmaginabili, consentendo alle persone sorde di vedere il significato di parole e frasi cliccando sulla parola stessa, lasciando quindi il testo autentico ma facilitato. Questo libro vuole proporre al lettore percorsi metodologici e unità didattiche multimediali innovative basate sulla strategia della facilitazione, pur non trascurando esempi di didattica tradizionale. Si rivolge agli insegnanti curricolari, di sostegno e assistenti alla comunicazione che lavorano con apprendenti sordi soprattutto nella scuola secondaria di primo grado. Ogni capitolo del volume è costituito da una prima parte teorica in cui viene approfondita la tematica presa in esame, seguita poi da una parte operativa in cui vengono offerti al lettore strumenti pratici per lavorare in aula. In questo modo il sapere diventa saper fare nella consapevolezza che la sordità può essere una risorsa per tutta la classe: visualizzare una lezione facilita la comprensione non solo all’apprendente sordo, ma anche ai compagni udenti. Il libro nasce dal felice incontro tra docenti di lunga esperienza e giovani ricercatori che, seguendo il modello dell’embodied cognition, dello story telling e applicando strategie di facilitazione sul testo, hanno fatto propria la sfida di migliorare attraverso le nuove tecnologie la competenza linguistica e l’accesso al libro da parte degli alunni sordi. Il volume infatti fa riferimento in molte parti a quanto è stato sperimentato nel progetto MIUR Firb- Visel (www.visel.cnr.it), ideato e fortemente voluto da Elena Antinoro Pizzuto ricercatrice dell’ISTC CNR prematuramente scomparsa, a cui va tutta la gratitudine delle autrici. È dedicato a tutti coloro che cercano suggerimenti, strategie didattiche ed esempi concreti per fare scuola in modo da incidere sulle conoscenze linguistiche e scolastiche dei loro alunni sordi.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/809943
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