Cassiano dal Pozzo (1588-1657), accademico dei Lincei e collezionista d’arte, è celebre per il suo “Museo Cartaceo”. Assai meno conosciuta è la sua biblioteca che, con i suoi circa 9.000 volumi, costituisce un caso eccezionale nel panorama delle biblioteche private presenti a Roma nel XVII secolo. Attraverso l’analisi di uno degli inventari pervenutoci, questo articolo intende mostrare come lo studio di una biblioteca apra, in generale, una serie di questioni che riguardano non soltanto la fisionomia, i percorsi e il posizionamento culturale del suo ideatore, ma anche le tendenze, i conflitti, gli interessi, gli sviluppi del contesto politico, sociale e culturale in cui questo genere di impresa si realizza. Nel caso particolare della biblioteca Dal Pozzo, essa è in grado di fornire agli studiosi numerosi elementi di riflessione sulla relazione tra libri e dibattiti culturali del tempo, sulle reti intellettuali connesse a questa relazione a Roma negli anni cruciali del pontificato di Urbano VIII durante i quali l’azione di controllo e di repressione della censura non sembra avere ostacolato del tutto la circolazione di saperi che potessero connettere la città del papa al mondo moderno.
Cassiano dal Pozzo’s Library and the Historical Works / Valeri, Elena. - ELETTRONICO. - (2014). (Intervento presentato al convegno Society and Culture in the Baroque Period tenutosi a ROMA nel 27-29 marzo 2014) [10.14615/enbach56].
Cassiano dal Pozzo’s Library and the Historical Works
VALERI, Elena
2014
Abstract
Cassiano dal Pozzo (1588-1657), accademico dei Lincei e collezionista d’arte, è celebre per il suo “Museo Cartaceo”. Assai meno conosciuta è la sua biblioteca che, con i suoi circa 9.000 volumi, costituisce un caso eccezionale nel panorama delle biblioteche private presenti a Roma nel XVII secolo. Attraverso l’analisi di uno degli inventari pervenutoci, questo articolo intende mostrare come lo studio di una biblioteca apra, in generale, una serie di questioni che riguardano non soltanto la fisionomia, i percorsi e il posizionamento culturale del suo ideatore, ma anche le tendenze, i conflitti, gli interessi, gli sviluppi del contesto politico, sociale e culturale in cui questo genere di impresa si realizza. Nel caso particolare della biblioteca Dal Pozzo, essa è in grado di fornire agli studiosi numerosi elementi di riflessione sulla relazione tra libri e dibattiti culturali del tempo, sulle reti intellettuali connesse a questa relazione a Roma negli anni cruciali del pontificato di Urbano VIII durante i quali l’azione di controllo e di repressione della censura non sembra avere ostacolato del tutto la circolazione di saperi che potessero connettere la città del papa al mondo moderno.File | Dimensione | Formato | |
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