Il saggio mira a distinguere tra "estraneo", "straniero", "altro". La critica è rivolta a Bernhard Waldenfels che nella sua "fenomenologia dell'estraneo" crede di poter parlare di un estraneo assoluto. Per l'ermeneutica l'estraneo non è mai assoluto, ma diventa l'altro, non appropriabile, ma articolabile, comprensibile, degno di ospitalità.
Estraneo, straniero, altro. Note ermeneutiche sulla fenomenologia dell’estraneo / DI CESARE, Donatella. - In: IRIDE. - ISSN 1122-7893. - 59:(2010), pp. 197-202.
Estraneo, straniero, altro. Note ermeneutiche sulla fenomenologia dell’estraneo
DI CESARE, Donatella
2010
Abstract
Il saggio mira a distinguere tra "estraneo", "straniero", "altro". La critica è rivolta a Bernhard Waldenfels che nella sua "fenomenologia dell'estraneo" crede di poter parlare di un estraneo assoluto. Per l'ermeneutica l'estraneo non è mai assoluto, ma diventa l'altro, non appropriabile, ma articolabile, comprensibile, degno di ospitalità.File allegati a questo prodotto
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