Per una mediologia della letteratura. McLuhan e gli immaginari

Two mainstreams of human sciences have affected relations among technology, media and metaphors: the "media science”, with McLuhan as original core, but in continuous development; and a more complex tradition of study theorizing on collective imagination, which dates back to Simmel, Durkheim, Mauss and Benjamin, decisively influencing literary studies of the late twentieth century. The integration between mediology and imaginary studies is actually going on, in Italy, from the nineties. The article traces movements, theories, relevant passages, trying to find in McLuhan the core-directions to develop the research towards a “mediology of literature”, based on the experience of immersion in the "playback of arts."

Due correnti fondamentali nelle scienze umane si sono interessate delle relazioni fra tecnologie, media e metafore: la “scienza dei media”, con il suo nucleo iniziale in McLuhan, tuttora in continuo sviluppo; una più lunga e complessa tradizione di studio e teorizzazione sugli immaginari collettivi, che risale a Simmel, Durkheim, Mauss e attraverso Benjamin ha influenzato in modo decisivo gli studi letterari del secondo Novecento. L’integrazione fra le due correnti – mediologia e immaginari - è in effetti in corso, in Italia, dagli anni Novanta. Ad essa si riferisce anche il cantiere aperto e possibile di una “mediologia della letteratura”. L’articolo ripercorre i movimenti, le teorie, i passaggi più rilevanti, e prova a individuare nella stessa elaborazione di McLuhan le direzioni-cardine su cui sviluppare le ricerche, sulla base di un impianto teorico che consenta di spostare sul piano di una conoscenza organizzata l’esperienza quotidiana di immersione nel “playback delle arti”.