I primi segni della scrittura sumerica sono pittogrammi che esprimono la forma delle idee, e servono sia alla comu- nicazione scritta che a quella figurativa. In altri termini, questi segni rappresentano la formalizzazione – nel tempo sempre più astratta – di una data realtà osservata e tra- smessa. Se consideriamo il sumerico nel senso di scrittura delle idee (Ideenschrift), ovvero nell’accezione più comune e moderna data a questa lingua (anche se mai sconta- ta), sembra poter essere affermato che l’argilla fu anche il materiale più naturale sul quale apporre / plasmare l’ideogramma, ovvero l’immagine formalizzata di quanto fosse osservato per la descrizione, la comunicazione e il ricordo. Questa lenta, progressiva formalizzazione bidi- mensionale della percezione del mondo non può essere stata estranea a una sintassi e a una grammatica, ovvero a quell’insieme di regole che veicolano il significato per destinarlo poi alla lettura e alla memoria, e sono queste stesse regole che risiedono nello sviluppo cognitivo. Per quanto riguarda la Mesopotamia, un’arcaica matrice ideo- grafica si ritrova intatta nella letteratura religiosa e nell’arte figurativa, dove molti temi e iconologie fondano il pre-testo a un continuo processo traduttivo, estetico, che ne altera le forme, lasciando sempre una traccia del significato primo, originario. Tra questi temi e queste iconologie può essere esaminato, all’interno del pensiero mitopoietico, pensiero degli antichi teso verso una ricreazione empatica della realtà osservata se- condo Henry e Henriette Antonia Frankfort, proprio il sistema dei rapporti ideografici che connette la sfera femminile alla Creazione dell’umanità e alla trasmissione, psichica e retori- ca, del Buon Governo.
La mitopoiesi della creazione nell'antica Mesopotamia. Gli archetipi femminili nella trasmissione pscichica e retorica del Buon Governo / Ramazzotti, Marco. - In: FORMA URBIS. - ISSN 1720-884X. - STAMPA. - 3:XX(2015), pp. 5-8.
La mitopoiesi della creazione nell'antica Mesopotamia. Gli archetipi femminili nella trasmissione pscichica e retorica del Buon Governo
RAMAZZOTTI, Marco
2015
Abstract
I primi segni della scrittura sumerica sono pittogrammi che esprimono la forma delle idee, e servono sia alla comu- nicazione scritta che a quella figurativa. In altri termini, questi segni rappresentano la formalizzazione – nel tempo sempre più astratta – di una data realtà osservata e tra- smessa. Se consideriamo il sumerico nel senso di scrittura delle idee (Ideenschrift), ovvero nell’accezione più comune e moderna data a questa lingua (anche se mai sconta- ta), sembra poter essere affermato che l’argilla fu anche il materiale più naturale sul quale apporre / plasmare l’ideogramma, ovvero l’immagine formalizzata di quanto fosse osservato per la descrizione, la comunicazione e il ricordo. Questa lenta, progressiva formalizzazione bidi- mensionale della percezione del mondo non può essere stata estranea a una sintassi e a una grammatica, ovvero a quell’insieme di regole che veicolano il significato per destinarlo poi alla lettura e alla memoria, e sono queste stesse regole che risiedono nello sviluppo cognitivo. Per quanto riguarda la Mesopotamia, un’arcaica matrice ideo- grafica si ritrova intatta nella letteratura religiosa e nell’arte figurativa, dove molti temi e iconologie fondano il pre-testo a un continuo processo traduttivo, estetico, che ne altera le forme, lasciando sempre una traccia del significato primo, originario. Tra questi temi e queste iconologie può essere esaminato, all’interno del pensiero mitopoietico, pensiero degli antichi teso verso una ricreazione empatica della realtà osservata se- condo Henry e Henriette Antonia Frankfort, proprio il sistema dei rapporti ideografici che connette la sfera femminile alla Creazione dell’umanità e alla trasmissione, psichica e retori- ca, del Buon Governo.File | Dimensione | Formato | |
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