Mobilità, comunicazione e identità degli italiani all’estero. L’orizzonte di esperienza dell’individuo contemporaneo risente significativamente dei mutamenti intervenuti su categorie che si ritenevano in qualche misura “date”, “naturali”, quali ad esempio lo spazio e il tempo, oppure i concetti di luogo, vicinanza, prossimità, immaginario, intimità, e così via; di questi stessi elementi, inoltre, è necessario considerarne il portato simbolico e culturale che, indubbiamente, investe anche le modalità e il peso delle diverse forme di interazione sociale, più o meno mediate anche dalla disponibilità di tecnologie comunicative (vecchie e “nuove”). Rispetto a questi temi, la mobilità italiana transnazionale sembra offrire significativi elementi di analisi, anche se – è bene precisarlo – nella quasi assenza di studi sistematici sul tema. La mobilità umana, quindi, e in particolare con le migrazioni, si intreccia con mutamenti che riguardano l’individuo nel suo essere immerso in una rete di relazioni non solo materiali ma anche immateriali e che lo investono in chiave principalmente, anche se non esclusivamente, simbolica. Immaginare se stessi, le diverse forme di alterità, i luoghi di provenienza o approdo (reale o desiderato) non sono più un semplice esercizio di immaginazione, ma riguardano in forma concreta la stessa costruzione identitaria e, in ultima analisi, la percezione del proprio sé nel mondo. Basti pensare a come si modifica – e agli effetti che tale modificazione ha nella vita quotidiana delle persone – il concetto stesso di vicinanza, l’impatto sui tempi di vita o sulle relazioni sentimentali e amicali, in un contesto in cui la rete e i social network sono pervasivamente diffusi e utilizzati, soprattutto nella loro attuale capacità di supportare comunicazioni audio-video in tempo reale, con una qualità più che soddisfacente e con un investimento economico modesto.
Gli italiani nel mondo tra mobilità umana e simbolica nell’era digitale / Bruno, Marco. - STAMPA. - (2015).
Gli italiani nel mondo tra mobilità umana e simbolica nell’era digitale
BRUNO, MARCO
2015
Abstract
Mobilità, comunicazione e identità degli italiani all’estero. L’orizzonte di esperienza dell’individuo contemporaneo risente significativamente dei mutamenti intervenuti su categorie che si ritenevano in qualche misura “date”, “naturali”, quali ad esempio lo spazio e il tempo, oppure i concetti di luogo, vicinanza, prossimità, immaginario, intimità, e così via; di questi stessi elementi, inoltre, è necessario considerarne il portato simbolico e culturale che, indubbiamente, investe anche le modalità e il peso delle diverse forme di interazione sociale, più o meno mediate anche dalla disponibilità di tecnologie comunicative (vecchie e “nuove”). Rispetto a questi temi, la mobilità italiana transnazionale sembra offrire significativi elementi di analisi, anche se – è bene precisarlo – nella quasi assenza di studi sistematici sul tema. La mobilità umana, quindi, e in particolare con le migrazioni, si intreccia con mutamenti che riguardano l’individuo nel suo essere immerso in una rete di relazioni non solo materiali ma anche immateriali e che lo investono in chiave principalmente, anche se non esclusivamente, simbolica. Immaginare se stessi, le diverse forme di alterità, i luoghi di provenienza o approdo (reale o desiderato) non sono più un semplice esercizio di immaginazione, ma riguardano in forma concreta la stessa costruzione identitaria e, in ultima analisi, la percezione del proprio sé nel mondo. Basti pensare a come si modifica – e agli effetti che tale modificazione ha nella vita quotidiana delle persone – il concetto stesso di vicinanza, l’impatto sui tempi di vita o sulle relazioni sentimentali e amicali, in un contesto in cui la rete e i social network sono pervasivamente diffusi e utilizzati, soprattutto nella loro attuale capacità di supportare comunicazioni audio-video in tempo reale, con una qualità più che soddisfacente e con un investimento economico modesto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.