On 15 Juny 1963 Togliatti published on “Rinascita” an emotional commemoration of don Giuseppe De Luca, who had recently died in Rome. In that article he remembered meetings and conversations with the missing friend, and stated that he had discovered, through the dialogue with him, «something that was deeper than ideologies, most valid than systems of doctrine»: a «common humanity» to believers and unbelievers alike. This paper recontructs their human and intellectual relationship and focuses on last Togliatti’s writings and speeches. The contribution aims at outlining a turning point in the report at the IX Congress of the Italian Communist Party (30 January1960) and analyzes the famous speech On destiny of man (20 mars 1963), with the maturation of a new attitude towards the religious dimension. Togliatti’s meditation showed signes of the new climate inaugurated by the second Vatican Council, but also revealed deep connections with the search of De Luca about the history of piety.

È nota la rievocazione che, il 15 giugno 1963, Togliatti fece di don Giu-seppe De Luca . Togliatti ricordò «un certo numero di incontri», e non mancò di sottolineare la differenza della loro cultura e della loro posizione: «eravamo approdati a diverse rive», scrisse, «lui sacerdote, io non creden-te». Ricordò in particolare l’ultimo incontro, nel quale, reduce dalla lettura di un’edizione francese di trattati antimanichei, aveva stuzzicato l’interlocutore, citandogli un passo di sant’Agostino che, nella sua maliziosa interpretazione, conteneva «il germe e un germe ben dispiegato» di dottrine hegeliane. Osservò, appunto, la loro diversità: una diversità per la quale, nelle conversazioni, non affrontavano «questioni di religione», né problemi di politica, «nel senso stretto, tradizionalmente chiuso, di questa espressione». E giungeva a chiedersi, come non si era chiesto dialogando con lui, «perché noi potessimo così ampiamente e liberamente comunicare e trovare contatto», al punto da avvertire non solo «comprensione e simpatia», ma soprattutto «amicizia»

Togliatti e De Luca / Muste', Marcello. - In: STUDI STORICI. - ISSN 0039-3037. - STAMPA. - n. 2 (2015):(2015), pp. 312-324.

Togliatti e De Luca

MUSTE', MARCELLO
2015

Abstract

On 15 Juny 1963 Togliatti published on “Rinascita” an emotional commemoration of don Giuseppe De Luca, who had recently died in Rome. In that article he remembered meetings and conversations with the missing friend, and stated that he had discovered, through the dialogue with him, «something that was deeper than ideologies, most valid than systems of doctrine»: a «common humanity» to believers and unbelievers alike. This paper recontructs their human and intellectual relationship and focuses on last Togliatti’s writings and speeches. The contribution aims at outlining a turning point in the report at the IX Congress of the Italian Communist Party (30 January1960) and analyzes the famous speech On destiny of man (20 mars 1963), with the maturation of a new attitude towards the religious dimension. Togliatti’s meditation showed signes of the new climate inaugurated by the second Vatican Council, but also revealed deep connections with the search of De Luca about the history of piety.
2015
È nota la rievocazione che, il 15 giugno 1963, Togliatti fece di don Giu-seppe De Luca . Togliatti ricordò «un certo numero di incontri», e non mancò di sottolineare la differenza della loro cultura e della loro posizione: «eravamo approdati a diverse rive», scrisse, «lui sacerdote, io non creden-te». Ricordò in particolare l’ultimo incontro, nel quale, reduce dalla lettura di un’edizione francese di trattati antimanichei, aveva stuzzicato l’interlocutore, citandogli un passo di sant’Agostino che, nella sua maliziosa interpretazione, conteneva «il germe e un germe ben dispiegato» di dottrine hegeliane. Osservò, appunto, la loro diversità: una diversità per la quale, nelle conversazioni, non affrontavano «questioni di religione», né problemi di politica, «nel senso stretto, tradizionalmente chiuso, di questa espressione». E giungeva a chiedersi, come non si era chiesto dialogando con lui, «perché noi potessimo così ampiamente e liberamente comunicare e trovare contatto», al punto da avvertire non solo «comprensione e simpatia», ma soprattutto «amicizia»
Comunismo italiano, cultura cattolica, storia contemporanea
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Togliatti e De Luca / Muste', Marcello. - In: STUDI STORICI. - ISSN 0039-3037. - STAMPA. - n. 2 (2015):(2015), pp. 312-324.
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