Alla conclusione della seconda fase del programma nazionale di incentivazione di interventi di qualificazione e recupero di edifici esistenti, l’articolo si propone di verificare se l’evoluzione del patrimonio edilizio abbia contribuito a politiche urbane di risparmio energetico. La prima fase della ricerca di cui l’articolo riporta i risultati ha riguardato la complessa costruzione dei dati relativi alle ristrutturazioni effettuate nel periodo e delle nuove costruzioni, nonché dei dati appropriati dei consumi energetici, ciò in mancanza di basi di dati ufficiali specifiche. Successivamente nella fase di elaborazione dei dati mediante tecniche statistiche arriva ad evidenziare come il patrimonio edilizio totale sia aumentato notevolmente ed abbia portato ad un rilevante aumento dei consumi energetici complessivi del settore. L’analisi della lunga serie di dati, pari a 35 anni, dimostra inoltre in pari tempo come il consumo energetico per unità abitativa sia diminuito in valore molto limitato, nonostante le politiche di risparmio energetico e di promozione delle ristrutturazioni edilizie. Queste ultime non sembrano aver fornito un contributo significativo sulla diminuzione dei consumi. In ragione della scarsa efficacia di politiche di risparmio energetico e dell’incremento continuo del parco abitativo, ma anche di fattori strutturali intrinseci all’edilizia residenziale, il consumo totale del settore residenziale é destinato ad aumentare considerevolmente nel prossimo futuro. Occorre quindi ampliare l’attenzione anche all’intorno, più o meno allargato, dell’edificio, cioè alla parte urbana ed alla stessa città che non rappresentano semplici addizioni di edifici ma determinano consumi legati alle relazioni fisiche e funzionali che vengono a stabilirsi, o che potrebbero stabilirsi, tra i vari elementi che compongono l’insediamento (spazi pubblici, infrastrutture, sistemi di trasporto, strutture produttive, …), oltre cha ai modelli economico – comportamentali in atto. Infine l’articolo analizza la necessaria messa in opera di politiche urbane locali che consentano di cogliere le diverse opportunità ed affrontare i differenti vincoli specifici dei territori. Adeguate impostazioni e configurazioni di piani urbanistici potrebbero così contribuire positivamente alla realizzazione o alla riqualificazione di sistemi più o meno grandi di elementi urbani, al fine di predisporre interrelazioni energeticamente efficienti e migliorative della qualità della vita in generale.
Rinnovo del patrimonio edilizio, risparmio energetico e politiche urbane / DE PASCALI, Paolo. - In: GESTIONE ENERGIA. - ISSN 1972-697X. - STAMPA. - 1:(2006), pp. 30-38.
Rinnovo del patrimonio edilizio, risparmio energetico e politiche urbane
DE PASCALI, Paolo
2006
Abstract
Alla conclusione della seconda fase del programma nazionale di incentivazione di interventi di qualificazione e recupero di edifici esistenti, l’articolo si propone di verificare se l’evoluzione del patrimonio edilizio abbia contribuito a politiche urbane di risparmio energetico. La prima fase della ricerca di cui l’articolo riporta i risultati ha riguardato la complessa costruzione dei dati relativi alle ristrutturazioni effettuate nel periodo e delle nuove costruzioni, nonché dei dati appropriati dei consumi energetici, ciò in mancanza di basi di dati ufficiali specifiche. Successivamente nella fase di elaborazione dei dati mediante tecniche statistiche arriva ad evidenziare come il patrimonio edilizio totale sia aumentato notevolmente ed abbia portato ad un rilevante aumento dei consumi energetici complessivi del settore. L’analisi della lunga serie di dati, pari a 35 anni, dimostra inoltre in pari tempo come il consumo energetico per unità abitativa sia diminuito in valore molto limitato, nonostante le politiche di risparmio energetico e di promozione delle ristrutturazioni edilizie. Queste ultime non sembrano aver fornito un contributo significativo sulla diminuzione dei consumi. In ragione della scarsa efficacia di politiche di risparmio energetico e dell’incremento continuo del parco abitativo, ma anche di fattori strutturali intrinseci all’edilizia residenziale, il consumo totale del settore residenziale é destinato ad aumentare considerevolmente nel prossimo futuro. Occorre quindi ampliare l’attenzione anche all’intorno, più o meno allargato, dell’edificio, cioè alla parte urbana ed alla stessa città che non rappresentano semplici addizioni di edifici ma determinano consumi legati alle relazioni fisiche e funzionali che vengono a stabilirsi, o che potrebbero stabilirsi, tra i vari elementi che compongono l’insediamento (spazi pubblici, infrastrutture, sistemi di trasporto, strutture produttive, …), oltre cha ai modelli economico – comportamentali in atto. Infine l’articolo analizza la necessaria messa in opera di politiche urbane locali che consentano di cogliere le diverse opportunità ed affrontare i differenti vincoli specifici dei territori. Adeguate impostazioni e configurazioni di piani urbanistici potrebbero così contribuire positivamente alla realizzazione o alla riqualificazione di sistemi più o meno grandi di elementi urbani, al fine di predisporre interrelazioni energeticamente efficienti e migliorative della qualità della vita in generale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.