The wealth of information contained in a conventional city map generally sacrifices perceptive clues, although these are commonly used in finding one’s own way through a city. In order to highlight, at least partly, the "sensitive" nature of places, it is advisable to arrange a "survey" that considers the complexity of the urban environment; this latter should be perceived through the kinesthetic path of flânerie, where we are intrigued by a series of unexpected and diverse views, totally unrelated vis-à-vis a predetermined, recognizable global design. In an attempt to hybridize concepts and techniques that pertain to the city as a place of experience, we built a prototypal digital application to integrate the cognitive process of the city as experienced by visitors.
Il complesso di informazioni contenute in una pianta tradizionale di città generalmente sacrifica gli indizi percettivi ai quali si fa riferimento nell’orientamento urbano. Per restituire, almeno in parte, i caratteri “sensibili” dei luoghi, è auspicabile un “rilievo” che si confronti con la complessità dell’ambiente urbano, percepito attraverso il percorso cinestetico caratteristico della flânerie, dove siamo coinvolti da un susseguirsi di vedute inattese e variegate, perché non predeterminate da un riconoscibile disegno di ordine globale. Ibridando concetti e tecniche che appartengono alla città intesa come luogo esperienziale, abbiamo realizzato un prototipo di applicazione digitale, utile ad integrare il processo cognitivo della città nella sua fruizione.
L'esplorazione urbana come forma di conoscenza dell'ambiente costruito: dalla flanerie analogica a quella digitale / Empler, Tommaso; Valenti, Graziano Mario; Quici, Fabio. - STAMPA. - (2015), pp. 991-1000. (Intervento presentato al convegno 37 Convegno Internazionale dei docenti della Rappresentazione tenutosi a Torino nel 17-19 settembre 2015).
L'esplorazione urbana come forma di conoscenza dell'ambiente costruito: dalla flanerie analogica a quella digitale
EMPLER, TOMMASO;VALENTI, Graziano Mario;QUICI, Fabio
2015
Abstract
The wealth of information contained in a conventional city map generally sacrifices perceptive clues, although these are commonly used in finding one’s own way through a city. In order to highlight, at least partly, the "sensitive" nature of places, it is advisable to arrange a "survey" that considers the complexity of the urban environment; this latter should be perceived through the kinesthetic path of flânerie, where we are intrigued by a series of unexpected and diverse views, totally unrelated vis-à-vis a predetermined, recognizable global design. In an attempt to hybridize concepts and techniques that pertain to the city as a place of experience, we built a prototypal digital application to integrate the cognitive process of the city as experienced by visitors.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.