Although in an architectural competition, a drawing to be valued should necessarily conform to syntactic rules and unambiguous language codes, we can find a substantial degree of openness to evolutionary opportunities that normally, characterize the conceptual phase. Through the analysis of graphic related to different contests and professionals, we often find not static images but the dynamic representation of a process in evolution. The project drawn up by the Group Aschieri, winner of the competition in 1926 for the design of the Palazzo delle Corporazioni of Rome, it is believed it represent a significant exemplification. The realization of the building was not performed on the project group winner, this fact helps to clarify the particular architectural and cultural climate of that historical period characterized by the work of many protagonists of the Scuola Romana.

Per quanto le finalità espressive proprie degli elaborati grafici di concorso debbano per essere valutati, necessariamente uniformarsi a regole sintattiche e codici linguistici precisi ed inequivocabili - tali cioè da non permettere ambiguità interpretative- è ricorrente un sostanziale grado di apertura verso opportunità evolutive più propriamente caratterizzanti la prima fase dell’iter progettuale. Attraverso l’analisi degli elaborati grafici relativi a diversi concorsi ed artefici nel tempo si evidenziano spesso rappresentazioni e quindi idee in itinere: non lo statico fermo immagine ma la rappresentazione dinamica di un processo in evoluzione. Negli elaborati convivono sia i caratteri derivanti dalla sedimentazione di intenzioni ed immagini già consolidate, che ulteriori occasioni di verifica ed investigazione capaci di ridiscutere le medesime scelte progettuali già precedentemente acquisite e ivi rappresentate. Non di rado inoltre, analizzando gli elaborati grafici di progetto destinati a valutazioni per attività concorsuali, è possibile rilevare oggettive incongruenze rappresentative tra le diverse proiezioni di medesimi elementi accomunati dallo stesso grado di scala e/o di definizione progettuale. Quelle che ad una prima sommaria analisi potrebbero definirsi come anomalie rappresentative trovano, ad esempio nella licenza poetica, codici e modalità esecutive che, proprio perché variabili in dipendenza di epoca ed artefici, risultano caratteristiche e quindi caratterizzanti lo stesso disegno architettonico. Gli elaborati grafici (figure 1 e 2) redatti dal gruppo vincitore del progetto di concorso bandito nel 1926 per la progettazione del Palazzo delle Corporazioni di Roma – gruppo composto da Pietro Aschieri, Luigi Ciarrocchi, Mario De Renzi, Mario Marchi, Costantino Vetriani e Giuseppe Wittinch- si ritiene rappresentino una non completa ma comunque significativa esemplificazione di quanto sopra esposto. La progettazione finalizzata alla realizzazione del Palazzo delle Corporazioni di Roma –oggi sede del Ministero dello Sviluppo Economico- non venne in seguito affidata al gruppo vincitore ma a Marcello Piacentini ed a Giuseppe Vaccaro. Il dato, per quanto ininfluente ai fini della presente trattazione, contribuisce a chiarire il particolare clima architettonico-culturale di quel periodo storico, un’epoca caratterizzata da numerose occasioni concorsuali bandite dalle Istituzioni, progetti e realizzazioni che scandirono, nell’enfasi architettonica di regime, il passaggio dalla generazione di Gustavo Giovannoni a quella di Luigi Moretti attraverso l’opera di numerosi protagonisti della scuola romana, ambito stilistico in cui Pietro Aschieri ed i componenti del gruppo di progettazione operarono.

Roma 1926, il progetto di concorso del gruppo "Aschieri" per il Palazzo delle Corporazoni. Un esempio di innesco del "moderno" operato mediante la rielaborazione del lessico grafico e progettuale accademico / Lanfranchi, Fabio. - In: QUAESTIO. - ISSN 2038-5528. - STAMPA. - 30:(2014), pp. 55-67.

Roma 1926, il progetto di concorso del gruppo "Aschieri" per il Palazzo delle Corporazoni. Un esempio di innesco del "moderno" operato mediante la rielaborazione del lessico grafico e progettuale accademico

LANFRANCHI, FABIO
2014

Abstract

Although in an architectural competition, a drawing to be valued should necessarily conform to syntactic rules and unambiguous language codes, we can find a substantial degree of openness to evolutionary opportunities that normally, characterize the conceptual phase. Through the analysis of graphic related to different contests and professionals, we often find not static images but the dynamic representation of a process in evolution. The project drawn up by the Group Aschieri, winner of the competition in 1926 for the design of the Palazzo delle Corporazioni of Rome, it is believed it represent a significant exemplification. The realization of the building was not performed on the project group winner, this fact helps to clarify the particular architectural and cultural climate of that historical period characterized by the work of many protagonists of the Scuola Romana.
2014
Per quanto le finalità espressive proprie degli elaborati grafici di concorso debbano per essere valutati, necessariamente uniformarsi a regole sintattiche e codici linguistici precisi ed inequivocabili - tali cioè da non permettere ambiguità interpretative- è ricorrente un sostanziale grado di apertura verso opportunità evolutive più propriamente caratterizzanti la prima fase dell’iter progettuale. Attraverso l’analisi degli elaborati grafici relativi a diversi concorsi ed artefici nel tempo si evidenziano spesso rappresentazioni e quindi idee in itinere: non lo statico fermo immagine ma la rappresentazione dinamica di un processo in evoluzione. Negli elaborati convivono sia i caratteri derivanti dalla sedimentazione di intenzioni ed immagini già consolidate, che ulteriori occasioni di verifica ed investigazione capaci di ridiscutere le medesime scelte progettuali già precedentemente acquisite e ivi rappresentate. Non di rado inoltre, analizzando gli elaborati grafici di progetto destinati a valutazioni per attività concorsuali, è possibile rilevare oggettive incongruenze rappresentative tra le diverse proiezioni di medesimi elementi accomunati dallo stesso grado di scala e/o di definizione progettuale. Quelle che ad una prima sommaria analisi potrebbero definirsi come anomalie rappresentative trovano, ad esempio nella licenza poetica, codici e modalità esecutive che, proprio perché variabili in dipendenza di epoca ed artefici, risultano caratteristiche e quindi caratterizzanti lo stesso disegno architettonico. Gli elaborati grafici (figure 1 e 2) redatti dal gruppo vincitore del progetto di concorso bandito nel 1926 per la progettazione del Palazzo delle Corporazioni di Roma – gruppo composto da Pietro Aschieri, Luigi Ciarrocchi, Mario De Renzi, Mario Marchi, Costantino Vetriani e Giuseppe Wittinch- si ritiene rappresentino una non completa ma comunque significativa esemplificazione di quanto sopra esposto. La progettazione finalizzata alla realizzazione del Palazzo delle Corporazioni di Roma –oggi sede del Ministero dello Sviluppo Economico- non venne in seguito affidata al gruppo vincitore ma a Marcello Piacentini ed a Giuseppe Vaccaro. Il dato, per quanto ininfluente ai fini della presente trattazione, contribuisce a chiarire il particolare clima architettonico-culturale di quel periodo storico, un’epoca caratterizzata da numerose occasioni concorsuali bandite dalle Istituzioni, progetti e realizzazioni che scandirono, nell’enfasi architettonica di regime, il passaggio dalla generazione di Gustavo Giovannoni a quella di Luigi Moretti attraverso l’opera di numerosi protagonisti della scuola romana, ambito stilistico in cui Pietro Aschieri ed i componenti del gruppo di progettazione operarono.
linguaggio; disegno; Scuola romana
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Roma 1926, il progetto di concorso del gruppo "Aschieri" per il Palazzo delle Corporazoni. Un esempio di innesco del "moderno" operato mediante la rielaborazione del lessico grafico e progettuale accademico / Lanfranchi, Fabio. - In: QUAESTIO. - ISSN 2038-5528. - STAMPA. - 30:(2014), pp. 55-67.
File allegati a questo prodotto
File Dimensione Formato  
Lanfranchi_Roma-1926_2014.pdf

solo gestori archivio

Tipologia: Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza: Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione 2.95 MB
Formato Adobe PDF
2.95 MB Adobe PDF   Contatta l'autore

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/793131
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact