In this paper, relationships among ethnography, cinema, narrative and memory are taken into consideration. These elements are intertwined in a research path of filmic anthropology, in which the protagonist is a Calabrian shepherd who present the story of his life. In this work I hypothesized to activate the “anachronistic” nature of ethnographic object-subject: carrying out - as George Didi-Huberman writes – “an extraordinary assembly of heterogeneous times”. I chose to use cinema as a narrative form suitable to synthesize the experience, working through the creative process of editing, in order to bring out chronological relationships and stratifications of the narrative, to activate the temporal gates which are opened by the mechanisms of memory, to connect the complex plot of the present to the past. Ethnography and story are-in this sense-complementary: they feed off each other giving rise to a narrative ethnography and an ethnographic narrative. Both flow into the project of filmic ethnography that is described in this paper.

In questo saggio prendo in esame le relazioni fra etnografia, cinema, racconto e memoria. Questi elementi si intrecciano in un percorso di ricerca di antropologia filmica che ha come protagonista un pastore calabrese e come tema il suo racconto di vita. In questo lavoro ho ipotizzato di attivare e far reagire la natura “anacronistica” dell’oggetto-soggetto etnografico: mettendo in atto – come scrive George Didi-Huberman – “uno straordinario montaggio di tempi eterogenei”. Ho scelto di utilizzare il cinema come forma narrativa in grado di sintetizzare l’esperienza e sto lavorando mediante il meccanismo creativo del montaggio: per far emergere le relazioni e le stratificazioni cronologiche del racconto, per attivare i varchi temporali aperti dai meccanismi della memoria, per collegare la trama complessa del presente con il passato. Etnografia e racconto sono, in tale senso, complementari: essi si alimentano a vicenda dando luogo a un’etnografia del racconto e a un racconto etnografico. Ambedue confluiscono nel progetto di etnografia filmica che descrivo in questo saggio.

Etnografia, cinema, memoria, narrazione: percorsi di ricerca / Ricci, Antonio. - In: VOCI. - ISSN 1827-5095. - STAMPA. - XII:(2015), pp. 135-155.

Etnografia, cinema, memoria, narrazione: percorsi di ricerca

RICCI, Antonio
2015

Abstract

In this paper, relationships among ethnography, cinema, narrative and memory are taken into consideration. These elements are intertwined in a research path of filmic anthropology, in which the protagonist is a Calabrian shepherd who present the story of his life. In this work I hypothesized to activate the “anachronistic” nature of ethnographic object-subject: carrying out - as George Didi-Huberman writes – “an extraordinary assembly of heterogeneous times”. I chose to use cinema as a narrative form suitable to synthesize the experience, working through the creative process of editing, in order to bring out chronological relationships and stratifications of the narrative, to activate the temporal gates which are opened by the mechanisms of memory, to connect the complex plot of the present to the past. Ethnography and story are-in this sense-complementary: they feed off each other giving rise to a narrative ethnography and an ethnographic narrative. Both flow into the project of filmic ethnography that is described in this paper.
2015
In questo saggio prendo in esame le relazioni fra etnografia, cinema, racconto e memoria. Questi elementi si intrecciano in un percorso di ricerca di antropologia filmica che ha come protagonista un pastore calabrese e come tema il suo racconto di vita. In questo lavoro ho ipotizzato di attivare e far reagire la natura “anacronistica” dell’oggetto-soggetto etnografico: mettendo in atto – come scrive George Didi-Huberman – “uno straordinario montaggio di tempi eterogenei”. Ho scelto di utilizzare il cinema come forma narrativa in grado di sintetizzare l’esperienza e sto lavorando mediante il meccanismo creativo del montaggio: per far emergere le relazioni e le stratificazioni cronologiche del racconto, per attivare i varchi temporali aperti dai meccanismi della memoria, per collegare la trama complessa del presente con il passato. Etnografia e racconto sono, in tale senso, complementari: essi si alimentano a vicenda dando luogo a un’etnografia del racconto e a un racconto etnografico. Ambedue confluiscono nel progetto di etnografia filmica che descrivo in questo saggio.
Etnografia filmica; raccontare; montaggio; anacronismo; Calabria
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Etnografia, cinema, memoria, narrazione: percorsi di ricerca / Ricci, Antonio. - In: VOCI. - ISSN 1827-5095. - STAMPA. - XII:(2015), pp. 135-155.
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