This chapter analyzes the representation of private lives of migrant people in the Italian cinema, by a comparison between the families of Italian migrants and the families of foreign immigrants in Italy.

La famiglia è una delle dimensioni più importanti dell’esperienza migratoria e una delle più indagate dalla letteratura sociologica. Ciò non solo perché il progetto di migrazione è stato sempre in passato, e continua a essere spesso anche oggi, un progetto familiare, ma soprattutto in quanto il tentativo di costruirsi una nuova vita altrove comporta necessariamente una ridefinizione delle relazioni affettive e familiari. E se la famiglia immigrata diventa sovente il luogo di confronto, per non dire di scontro, fra le pratiche culturali del Paese di origine e gli stili di vita di quello nuovo, la famiglia transnazionale, con le sue relazioni sì “a distanza”, fisica ed emotiva, fra nazioni e continenti, ma restituite dai media degli ultimi decenni a una frequenza di contatti e a una vicinanza inedite, è un territorio attraversato da sentimenti e tensioni altrettanto forti. Come era prevedibile, il tema della famiglia è ampiamente diffuso nel nostro corpus: le questioni sentimentali e familiari, per la rilevanza che hanno nelle biografi e personali, e per la natura confl ittuale o drammatica che possono facilmente assumere, soprattutto in traiettorie di vita complesse, oltre che sovente complicate, come quelle dei migranti, costituiscono una delle materie prime privilegiate nelle trame delle long stories di fi ction, siano esse veicolate dai libri, dalla televisione o dal cinema. Non è un caso, dunque, che di vicende e di dinamiche di coppia e genitoriali trattino molte delle opere qui considerate. Nell’impossibilità – soprattutto per ragioni di spazio – di approfondire tutti i temi pertinenti che sono emersi dai nostri film, si è deciso di concentrarsi in questo capitolo su tre argomenti che, per ragioni diff erenti, ci sono parsi particolarmente signifi cativi del rapporto tra cinema italiano, migrazioni e famiglia. I primi due intercettano altrettanti topoi fondamentali della letteratura scientifi ca in materia, dislocati ciascuno lungo una delle due dimensioni costitutive della struttura familiare, quali sono le relazioni di genere e quelle generazionali: si tratta delle coppie miste e del rapporto genitorifi gli. I due aspetti, ovviamente, non hanno la pretesa di esaurire il discorso sul tema; la letteratura però li ha accreditati da tempo come due degli osservatori emblematici dei processi di mescolamento e di integrazione delle popolazioni migranti nei territori di approdo. Il terzo tema, che sarà però il primo nell’esposizione, in quanto funge da “sostrato” comune alla narrazione dei successivi, è quello della casa. Se l’esperienza comune e le cronache ci narrano che quella abitativa è una questione di prima necessità per gli immigrati di ogni tempo e Paese, la nostra speranza nell’avvicinarci al materiale fi lmico era che l’occhio della cinepresa potesse raccontare anche ciò che per gli autoctoni, i giornalisti e i ricercatori è spesso molto diffi cile penetrare: la condizione privata in cui vivono ogni giorno i nuovi vicini immigrati e le forme di convivenza cui spesso i vincoli materiali li costringono.

Sguardi indiscreti. Racconti cinematografici della vita sentimentale e familiare dei migranti / Peruzzi, Gaia; R., Viola. - STAMPA. - (2015), pp. 107-126.

Sguardi indiscreti. Racconti cinematografici della vita sentimentale e familiare dei migranti

PERUZZI, GAIA
;
2015

Abstract

This chapter analyzes the representation of private lives of migrant people in the Italian cinema, by a comparison between the families of Italian migrants and the families of foreign immigrants in Italy.
2015
Immagini in movimento. Lo sguardo del cinema italiano sulle migrazioni
978-88-8434-646-0
La famiglia è una delle dimensioni più importanti dell’esperienza migratoria e una delle più indagate dalla letteratura sociologica. Ciò non solo perché il progetto di migrazione è stato sempre in passato, e continua a essere spesso anche oggi, un progetto familiare, ma soprattutto in quanto il tentativo di costruirsi una nuova vita altrove comporta necessariamente una ridefinizione delle relazioni affettive e familiari. E se la famiglia immigrata diventa sovente il luogo di confronto, per non dire di scontro, fra le pratiche culturali del Paese di origine e gli stili di vita di quello nuovo, la famiglia transnazionale, con le sue relazioni sì “a distanza”, fisica ed emotiva, fra nazioni e continenti, ma restituite dai media degli ultimi decenni a una frequenza di contatti e a una vicinanza inedite, è un territorio attraversato da sentimenti e tensioni altrettanto forti. Come era prevedibile, il tema della famiglia è ampiamente diffuso nel nostro corpus: le questioni sentimentali e familiari, per la rilevanza che hanno nelle biografi e personali, e per la natura confl ittuale o drammatica che possono facilmente assumere, soprattutto in traiettorie di vita complesse, oltre che sovente complicate, come quelle dei migranti, costituiscono una delle materie prime privilegiate nelle trame delle long stories di fi ction, siano esse veicolate dai libri, dalla televisione o dal cinema. Non è un caso, dunque, che di vicende e di dinamiche di coppia e genitoriali trattino molte delle opere qui considerate. Nell’impossibilità – soprattutto per ragioni di spazio – di approfondire tutti i temi pertinenti che sono emersi dai nostri film, si è deciso di concentrarsi in questo capitolo su tre argomenti che, per ragioni diff erenti, ci sono parsi particolarmente signifi cativi del rapporto tra cinema italiano, migrazioni e famiglia. I primi due intercettano altrettanti topoi fondamentali della letteratura scientifi ca in materia, dislocati ciascuno lungo una delle due dimensioni costitutive della struttura familiare, quali sono le relazioni di genere e quelle generazionali: si tratta delle coppie miste e del rapporto genitorifi gli. I due aspetti, ovviamente, non hanno la pretesa di esaurire il discorso sul tema; la letteratura però li ha accreditati da tempo come due degli osservatori emblematici dei processi di mescolamento e di integrazione delle popolazioni migranti nei territori di approdo. Il terzo tema, che sarà però il primo nell’esposizione, in quanto funge da “sostrato” comune alla narrazione dei successivi, è quello della casa. Se l’esperienza comune e le cronache ci narrano che quella abitativa è una questione di prima necessità per gli immigrati di ogni tempo e Paese, la nostra speranza nell’avvicinarci al materiale fi lmico era che l’occhio della cinepresa potesse raccontare anche ciò che per gli autoctoni, i giornalisti e i ricercatori è spesso molto diffi cile penetrare: la condizione privata in cui vivono ogni giorno i nuovi vicini immigrati e le forme di convivenza cui spesso i vincoli materiali li costringono.
migrazioni; cinema; stereotipi; famiglia; questioni di genere; vita quotidiana
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Sguardi indiscreti. Racconti cinematografici della vita sentimentale e familiare dei migranti / Peruzzi, Gaia; R., Viola. - STAMPA. - (2015), pp. 107-126.
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