Il resoconto di Fanny Guglielmucci e Antonella Granieri del caso di L. (n. 1/2015, pp. 129-139) permette di osservare da vicino una psicoterapia con una perso-na che presenta problematiche dell’identità di genere. Queste problematiche possono appartenere a diversi pazienti, tra cui le persone transessuali e intersessuali. Da una parte quindi è necessario differenziare le tematiche transex-transgender da quelle in-tersex; dall’altra è possibile affrontare il lavoro clinico con questi pazienti prendendo in considerazione gli elementi comuni alle due condizioni. Come giustamente sosten-gono le Autrici, il lavoro con le persone intersessuali «per certi aspetti è simile al la-voro clinico con i pazienti transessuali, ma per altri se ne discosta anche: transitare da un sesso all’altro, infatti, non è esattamente la stessa cosa che essere tra loro» (n. 1/2015, p. 134, corsivi nell’originale). Bisogna però specificare che il transessualismo comprende realtà molto diverse tra loro, in cui la transizione può essere solo parziale e non costituire esattamente un passaggio da un sesso all’altro.
Commento su "Il caso L." / Giovanardi, Guido. - In: PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE. - ISSN 1972-5043. - STAMPA. - 49:4(2015), pp. 649-651. [10.3280/PU2015-004007]
Commento su "Il caso L."
GIOVANARDI, GUIDO
2015
Abstract
Il resoconto di Fanny Guglielmucci e Antonella Granieri del caso di L. (n. 1/2015, pp. 129-139) permette di osservare da vicino una psicoterapia con una perso-na che presenta problematiche dell’identità di genere. Queste problematiche possono appartenere a diversi pazienti, tra cui le persone transessuali e intersessuali. Da una parte quindi è necessario differenziare le tematiche transex-transgender da quelle in-tersex; dall’altra è possibile affrontare il lavoro clinico con questi pazienti prendendo in considerazione gli elementi comuni alle due condizioni. Come giustamente sosten-gono le Autrici, il lavoro con le persone intersessuali «per certi aspetti è simile al la-voro clinico con i pazienti transessuali, ma per altri se ne discosta anche: transitare da un sesso all’altro, infatti, non è esattamente la stessa cosa che essere tra loro» (n. 1/2015, p. 134, corsivi nell’originale). Bisogna però specificare che il transessualismo comprende realtà molto diverse tra loro, in cui la transizione può essere solo parziale e non costituire esattamente un passaggio da un sesso all’altro.File | Dimensione | Formato | |
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