Una teoria di muri che si sfiorano, due corpi architettonici che si fronteggiano, una teca di vetro adagiata su un basamento come una natura morta su di un vassoio, un progetto compatto e assertivo ma dall’interno minimale. Così appare la casa di Waro Kishi a Himeji, la cittadina giapponese nella prefettura di Hyōgo. Calata in un paesaggio urbano punteggiato da fabbricati anonimi, l’abitazione si manifesta come un oggetto isolato tra due muri, ergendosi come un tempio su un tessuto di case strette tra case. Il contesto, infatti, appare come una sommatoria di edifici che si accumulano - come su di una tavola da gioco - senza un preciso ordine, o meglio attraverso un ordine empirico che si dispiega in un costruire denso ed eclettico. Guardando alla configurazione planimetrica del quartiere, è evidente che tali residenze eludono il problema del rapporto con il bordo dei lotti, travalicandolo, incuranti anche della preesistenza del canale, dall’andamento lineare, tagliente. Al contrario, la casa di Waro Kishi è tracciata attraverso un modus operandi quasi europeo, soprattutto nello studio degli allineamenti e delle geometrie compositive.
Un’architettura quasi europea. Waro Kishi, House in Yamanoi + A conversation with Waro Kishi / Malfona, Lina. - In: IL PROGETTO. - ISSN 1590-7058. - STAMPA. - (2014), p. 92-104.
Un’architettura quasi europea. Waro Kishi, House in Yamanoi + A conversation with Waro Kishi
MALFONA, LINA
2014
Abstract
Una teoria di muri che si sfiorano, due corpi architettonici che si fronteggiano, una teca di vetro adagiata su un basamento come una natura morta su di un vassoio, un progetto compatto e assertivo ma dall’interno minimale. Così appare la casa di Waro Kishi a Himeji, la cittadina giapponese nella prefettura di Hyōgo. Calata in un paesaggio urbano punteggiato da fabbricati anonimi, l’abitazione si manifesta come un oggetto isolato tra due muri, ergendosi come un tempio su un tessuto di case strette tra case. Il contesto, infatti, appare come una sommatoria di edifici che si accumulano - come su di una tavola da gioco - senza un preciso ordine, o meglio attraverso un ordine empirico che si dispiega in un costruire denso ed eclettico. Guardando alla configurazione planimetrica del quartiere, è evidente che tali residenze eludono il problema del rapporto con il bordo dei lotti, travalicandolo, incuranti anche della preesistenza del canale, dall’andamento lineare, tagliente. Al contrario, la casa di Waro Kishi è tracciata attraverso un modus operandi quasi europeo, soprattutto nello studio degli allineamenti e delle geometrie compositive.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.