L'assessment diagnostico dei soggetti transessuali costituisce un campo ancora largamente inesplorato. Nell’eziologia del transessualismo, alcuni autori sottolineano la prevalenza di fattori genetici e costituzionali (vedi Erickson-Schroth, 2013), altri mettono in luce la centralità delle esperienze precoci di attaccamento (Coates, Cook, 2001). Mentre la maggioranza degli studi sull'attaccamento si riferisce all’età evolutiva (Zucker, 1998; Birkenfeld-Adams, 2000), pochi indagano tale costrutto in età adulta (Vitelli, Riccardi, 2011; Colizzi et al., 2013). Rispetto alla personalità, la letteratura sul transessualismo fornisce risultati contrastanti indicando in alcuni casi una patologia conclamata, in altri profili assimilabili a quelli normativi (Lothstein, 1979; Vidal Hagemeijer et al., 2003). Obiettivo del presente lavoro, supervisionato dal professore Vittorio Lingiardi con la professoressa Annamaria Speranza, è investigare i costrutti di attaccamento (AAI, George, Kaplan, Main, 1996) e personalità (SWAP-200, Westen, Shedler, Lingiardi, 2003) e le loro relazioni in un gruppo di 44 soggetti (28 MtF, 16 FtM) transessuali (DSM-5; APA, 2013). Un ulteriore obiettivo è quello di individuare nel gruppo cluster di soggetti omogenei per caratteristiche di personalità. I risultati mostrano per l'attaccamento un'elevata percentuale di condizioni Irrisolte/Disorganizzate (U/d; 50%) e un tasso piuttosto elevato di attaccamento Sicuro (F; 37%). Solo sette soggetti (16%) presentano un Disturbo di Personalità mentre, nel complesso, il campione mostra un buon funzionamento. La Q-factor analysis ha identificato tre fattori-Q: Alto Funzionamento (23% della varianza), Depressivo/introverso (10% della varianza) e Istrionico/estroverso (8% della varianza), quest'ultimo composto solo da soggetti MtF. Lo studio mette in luce la variabilità dei profili di personalità dei soggetti, indicando la necessità di considerare il transessualismo come un costrutto multifattoriale e multidimensionale.
Personalità e attaccamento in un campione di persone transessuali nel processo di riassegnazione di genere / Giovanardi, Guido; Nassisi, Valentina; Speranza, Anna Maria. - STAMPA. - (2015), pp. 48-48. (Intervento presentato al convegno Associazione italiana di psicologia sezione clinica e dinamica XVI congresso nazionale tenutosi a Pisa nel 19-21 settembre).
Personalità e attaccamento in un campione di persone transessuali nel processo di riassegnazione di genere
GIOVANARDI, GUIDO;NASSISI, VALENTINA;SPERANZA, Anna Maria
2015
Abstract
L'assessment diagnostico dei soggetti transessuali costituisce un campo ancora largamente inesplorato. Nell’eziologia del transessualismo, alcuni autori sottolineano la prevalenza di fattori genetici e costituzionali (vedi Erickson-Schroth, 2013), altri mettono in luce la centralità delle esperienze precoci di attaccamento (Coates, Cook, 2001). Mentre la maggioranza degli studi sull'attaccamento si riferisce all’età evolutiva (Zucker, 1998; Birkenfeld-Adams, 2000), pochi indagano tale costrutto in età adulta (Vitelli, Riccardi, 2011; Colizzi et al., 2013). Rispetto alla personalità, la letteratura sul transessualismo fornisce risultati contrastanti indicando in alcuni casi una patologia conclamata, in altri profili assimilabili a quelli normativi (Lothstein, 1979; Vidal Hagemeijer et al., 2003). Obiettivo del presente lavoro, supervisionato dal professore Vittorio Lingiardi con la professoressa Annamaria Speranza, è investigare i costrutti di attaccamento (AAI, George, Kaplan, Main, 1996) e personalità (SWAP-200, Westen, Shedler, Lingiardi, 2003) e le loro relazioni in un gruppo di 44 soggetti (28 MtF, 16 FtM) transessuali (DSM-5; APA, 2013). Un ulteriore obiettivo è quello di individuare nel gruppo cluster di soggetti omogenei per caratteristiche di personalità. I risultati mostrano per l'attaccamento un'elevata percentuale di condizioni Irrisolte/Disorganizzate (U/d; 50%) e un tasso piuttosto elevato di attaccamento Sicuro (F; 37%). Solo sette soggetti (16%) presentano un Disturbo di Personalità mentre, nel complesso, il campione mostra un buon funzionamento. La Q-factor analysis ha identificato tre fattori-Q: Alto Funzionamento (23% della varianza), Depressivo/introverso (10% della varianza) e Istrionico/estroverso (8% della varianza), quest'ultimo composto solo da soggetti MtF. Lo studio mette in luce la variabilità dei profili di personalità dei soggetti, indicando la necessità di considerare il transessualismo come un costrutto multifattoriale e multidimensionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.