L’interrogazione relativa all’utilità sociale dell’architettura assume una particolare rilevanza se letta all’interno del problematico e complesso ambito della trasmissione della conoscenza disciplinare. La professione accademica il cui legame è da sempre, per la nostra disciplina, particolarmente stretto tra ricerca scientifica e didattica ha, o dovrebbe avere, nella propria strutturazione una bipolarità che ne orienta le scelte e ne sostanzia le ragioni. Si tratta della compresenza di arte e tecnica, ovvero della impossibilità di ricondurre l’architettura al solo fare artistico o alla sola dimensione delle tecniche. E è sempre da questa condizione essenzialmente duale che scaturisce la necessità di rinnovare la riflessione sull’utilità dell’architettura.
Nuovi tempi / Nencini, Dina. - STAMPA. - (2014), pp. 202-204. (Intervento presentato al convegno L’architettura è un prodotto socialmente utile? atti del 3° Forum del coordinamento nazionale dei docenti di progettazione architettonica icar 14/15/16 tenutosi a Torino nel 4-5- ottobre 2013).
Nuovi tempi
NENCINI, Dina
2014
Abstract
L’interrogazione relativa all’utilità sociale dell’architettura assume una particolare rilevanza se letta all’interno del problematico e complesso ambito della trasmissione della conoscenza disciplinare. La professione accademica il cui legame è da sempre, per la nostra disciplina, particolarmente stretto tra ricerca scientifica e didattica ha, o dovrebbe avere, nella propria strutturazione una bipolarità che ne orienta le scelte e ne sostanzia le ragioni. Si tratta della compresenza di arte e tecnica, ovvero della impossibilità di ricondurre l’architettura al solo fare artistico o alla sola dimensione delle tecniche. E è sempre da questa condizione essenzialmente duale che scaturisce la necessità di rinnovare la riflessione sull’utilità dell’architettura.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.