In Italy the demand for “social housing” has not been met both in terms of quantity and quality: social change, longer life expectancy, one-third of family units made up of singles and ineffective welfare policies not only call for accommodation but for substantiating the terms “housing” and “social”, integrating the same with “services” (particularly those addressed “to the individual”). These may be secured, envisaging a public/private partnership, through facility management - producing savings equal to 30%. The research in progress aims at identifying “building feedback” that is more appropriate compared to that of the past. Initial results of this research are already providing information to be employed by the Public Administration (and/or in partnership with private parties) during programming and design stages (with regards to new buildings and redevelopment activities). Moreover, specific “guidelines” will be developed; these shall be validated through a pilot-project for the ATER (Local Authority for Residential Construction) territory in Rome and the province of Rome.

In Italia la domanda di “social housing” è del tutto insoddisfatta in termini quantitativi ma soprattutto anche qualitativi: i profondi mutamenti sociali,l’allungamento della durata media di vita,nuclei familiari costituiti per un terzo da single e la mancanza di una efficace politica di welfare richiedono non semplicemente un alloggio, ma che questo sia integrato da “servizi” (in particolare “alla persona” non più garantiti appunto dal welfare e/o da un nucleo familiare) che consentano un comfort accettabile e sostanzino pertanto il binomio “housing” e “sociale”. Tali servizi possono essere oggi garantiti utilizzando formule di partenariato pubblico/privato che attraverso il facility management consentono risparmi di scala valutabili intorno al 30%. La ricerca, in progress, ha pertanto l'obiettivo, in questo nuovo quadro, di individuare le più adeguate “risposte edilizie” che risultano del tutto diverse ed innovative rispetto a quelle finora tradizionalmente utilizzate. I primi risultati ottenuti già forniscono sufficienti indicazioni da utilizzare (sia per le P.A. sia in partenariato con operatori privati) nelle fasi di programmazione e progettazione sia per nuove edificazioni che per iniziative di riqualificazione; il materiale prodotto verrà strutturato come "linee guida" per la progettazione da validare attraverso un progetto-pilota riferito al patrimonio ATER di Roma e Provincia.

Housing sociale: come cambia la residenza in funzione dei “servizi alla persona” / Ferrante, Tiziana. - STAMPA. - (2015), pp. 82-91.

Housing sociale: come cambia la residenza in funzione dei “servizi alla persona”

FERRANTE, Tiziana
Writing – Original Draft Preparation
2015

Abstract

In Italy the demand for “social housing” has not been met both in terms of quantity and quality: social change, longer life expectancy, one-third of family units made up of singles and ineffective welfare policies not only call for accommodation but for substantiating the terms “housing” and “social”, integrating the same with “services” (particularly those addressed “to the individual”). These may be secured, envisaging a public/private partnership, through facility management - producing savings equal to 30%. The research in progress aims at identifying “building feedback” that is more appropriate compared to that of the past. Initial results of this research are already providing information to be employed by the Public Administration (and/or in partnership with private parties) during programming and design stages (with regards to new buildings and redevelopment activities). Moreover, specific “guidelines” will be developed; these shall be validated through a pilot-project for the ATER (Local Authority for Residential Construction) territory in Rome and the province of Rome.
2015
Re-Cycling Social Housing
978-88-8497-531-7
In Italia la domanda di “social housing” è del tutto insoddisfatta in termini quantitativi ma soprattutto anche qualitativi: i profondi mutamenti sociali,l’allungamento della durata media di vita,nuclei familiari costituiti per un terzo da single e la mancanza di una efficace politica di welfare richiedono non semplicemente un alloggio, ma che questo sia integrato da “servizi” (in particolare “alla persona” non più garantiti appunto dal welfare e/o da un nucleo familiare) che consentano un comfort accettabile e sostanzino pertanto il binomio “housing” e “sociale”. Tali servizi possono essere oggi garantiti utilizzando formule di partenariato pubblico/privato che attraverso il facility management consentono risparmi di scala valutabili intorno al 30%. La ricerca, in progress, ha pertanto l'obiettivo, in questo nuovo quadro, di individuare le più adeguate “risposte edilizie” che risultano del tutto diverse ed innovative rispetto a quelle finora tradizionalmente utilizzate. I primi risultati ottenuti già forniscono sufficienti indicazioni da utilizzare (sia per le P.A. sia in partenariato con operatori privati) nelle fasi di programmazione e progettazione sia per nuove edificazioni che per iniziative di riqualificazione; il materiale prodotto verrà strutturato come "linee guida" per la progettazione da validare attraverso un progetto-pilota riferito al patrimonio ATER di Roma e Provincia.
housing sociale; servizi alla persona; facility management; extracare housing
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Housing sociale: come cambia la residenza in funzione dei “servizi alla persona” / Ferrante, Tiziana. - STAMPA. - (2015), pp. 82-91.
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