Negli ultimi anni, si è verificata una rapida espansione nel mercato delle alte tecnologie, per fronteggiare la quale è cresciuta di conseguenza la domanda di materie prime, soprattutto di metalli, per cui i Paesi europei in particolare rilevano un elevato tasso di dipendenza dalle importazioni. Attualmente l’Europa, infatti, gioca un ruolo da protagonista nel mercato delle alte tecnologie a basso impatto ambientale, in cui è richiesto l’impiego di metalli ad alta performance, definiti “essenziali” in quanto caratterizzati da scarsità di riserve a livello mondiale, spesso concentrate in Paesi con fragile stabilità politica ed economica, oltre che da bassi tassi di recupero e riciclaggio. Tali circostanze hanno sollevato preoccupazioni diffuse per i rischi associati alla catena di approvvigionamento di tali metalli, al loro impatto sulle politiche nazionali e per le ripercussioni su innovazione e crescita economica. Per affrontare tali questioni, molti governi hanno sviluppato strategie per fronteggiare eventuali restrizioni nell’approvvigionamento dei metalli essenziali. La stessa UE ha emanato recentemente una serie di documenti, a partire dall’Iniziativa sulle Materie Prime (CE, 2008),che ha prodotto il Report sulle Materie Prime Essenziali (CE, 2010) sviluppato dal “Raw Materials Supply Group” e la comunicazione del 2011 (CE, 2011), in cui sono state identificate le azioni prioritarie. In questo lavoro, nel quadro delle strategie europee, verrà focalizzata la situazione italiana, evidenziando criticità da un lato e politiche e strategie dall’altro.
Metalli essenziali. Rischi ed opportunità per l’Italia nel quadro delle strategie europee / LA MARCA, Floriana. - In: REVUE ÉCONOMIQUE ET SOCIALE. - ISSN 0035-2772. - STAMPA. - 71:3(2013), pp. 25-38.
Metalli essenziali. Rischi ed opportunità per l’Italia nel quadro delle strategie europee
LA MARCA, Floriana
2013
Abstract
Negli ultimi anni, si è verificata una rapida espansione nel mercato delle alte tecnologie, per fronteggiare la quale è cresciuta di conseguenza la domanda di materie prime, soprattutto di metalli, per cui i Paesi europei in particolare rilevano un elevato tasso di dipendenza dalle importazioni. Attualmente l’Europa, infatti, gioca un ruolo da protagonista nel mercato delle alte tecnologie a basso impatto ambientale, in cui è richiesto l’impiego di metalli ad alta performance, definiti “essenziali” in quanto caratterizzati da scarsità di riserve a livello mondiale, spesso concentrate in Paesi con fragile stabilità politica ed economica, oltre che da bassi tassi di recupero e riciclaggio. Tali circostanze hanno sollevato preoccupazioni diffuse per i rischi associati alla catena di approvvigionamento di tali metalli, al loro impatto sulle politiche nazionali e per le ripercussioni su innovazione e crescita economica. Per affrontare tali questioni, molti governi hanno sviluppato strategie per fronteggiare eventuali restrizioni nell’approvvigionamento dei metalli essenziali. La stessa UE ha emanato recentemente una serie di documenti, a partire dall’Iniziativa sulle Materie Prime (CE, 2008),che ha prodotto il Report sulle Materie Prime Essenziali (CE, 2010) sviluppato dal “Raw Materials Supply Group” e la comunicazione del 2011 (CE, 2011), in cui sono state identificate le azioni prioritarie. In questo lavoro, nel quadro delle strategie europee, verrà focalizzata la situazione italiana, evidenziando criticità da un lato e politiche e strategie dall’altro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.