Perché l’inversione del normale, storico rapporto temporale tra Kant e Freud consente di indicare in maniera molto chiara il senso e l’obiettivo della nostra indagine sulla filosofia morale? Perché è importante prendere le mosse dall’idea che si debba pensare a Kant osservando i tratti essenziali del suo pensiero attraverso il filtro retrospettivo del pensiero di Freud, non dunque di un continuatore di Kant, e neanche di un filosofo, ma di un pensatore che da non filosofo qual era ha minato alla base quel pensiero? Perché, è questa la risposta di massima che dobbiamo dare, non ci accingiamo a ricostruire il lungo tratto del pensiero morale che va dalla seconda metà del Settecento.
Kant dopo Freud / Trincia, Francesco Saverio. - In: LA CULTURA. - ISSN 0393-1560. - 3:(2015), pp. 451-480.
Kant dopo Freud
TRINCIA, Francesco Saverio
2015
Abstract
Perché l’inversione del normale, storico rapporto temporale tra Kant e Freud consente di indicare in maniera molto chiara il senso e l’obiettivo della nostra indagine sulla filosofia morale? Perché è importante prendere le mosse dall’idea che si debba pensare a Kant osservando i tratti essenziali del suo pensiero attraverso il filtro retrospettivo del pensiero di Freud, non dunque di un continuatore di Kant, e neanche di un filosofo, ma di un pensatore che da non filosofo qual era ha minato alla base quel pensiero? Perché, è questa la risposta di massima che dobbiamo dare, non ci accingiamo a ricostruire il lungo tratto del pensiero morale che va dalla seconda metà del Settecento.File | Dimensione | Formato | |
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