Review of the book Wilken, I primi mille anni. Storia globale del cristianesimo

Agli occhi di uno studioso europeo suona pretenzioso il disegno di raccogliere in sole quattrocento pagine la storia del cristianesimo dei primi mille anni. Avvezzi a ripercorrere in più volumi, spesso affidati a diversi esperti, le varie epoche in cui tradizionalmente la storiografia divide la storia cristiana, la critica accademica ha oscillato a proposito del recente saggio di R.L. Wilken tra un naturale scetticismo per un’impresa riassuntiva ritenuta sostanzialmente impossibile laddove realizzata con tutti i crismi della speculazione scientifica e una liquidatoria identificazione del lavoro in questione con una sorta di sbrigativo manuale di storia del cristianesimo. In realtà lo studio di R.L. Wilken riesce a declinare chiarezza espositiva, un disegno globale articolato con un’attenzione a dettagli attentamente scelti utili a declinare l’apporto specifico del cristianesimo nella storia universale. L’intento è esporre, con lo stile tipico della scuola statunitense che solitamente non eccede nelle note qui totalmente assenti, “il lento dramma che si è accompagnato alla costruzione di una civiltà cristiana” (p. VII) da Gesù di Nazareth al battesimo di Vladimir nel 988. La ricostruzione è volta a leggere la storia della Chiesa non semplicisticamente nei termini di storia di una comunità religiosa, bensì nella comprensione del ruolo nodale svolto dal cristianesimo nella definizione di una nuova cultura e nelle interazioni e influenze con il mondo politico e culturale delle varie epoche. La metodologia è chiarita fin dalle prime battute quando nell’affrontare il cristianesimo dei primi secoli, sovente mitizzato, R.L. Wilken dichiara di voler evitare “la tentazione di romanticizzare la Chiesa delle origini, immaginando un’epoca d’oro di pace e armonia, poiché in verità non ci fu un momento, neppure nei primi decenni, in cui i cristiani non furono divisi” (p. 40). Tale approccio storico-critico guida l’intera ricognizione dell’accademico della University of Virginia che illustra e spiega, attraverso il racconto dei fatti, i cambiamenti che si susseguirono dalla costellazione di comunità locali, prive di precise organizzazioni nel II secolo, al ruolo assunto dall’istituzione nel corso dei secoli e consolidato nell’anno Mille quando la mappa del cristianesimo delle origini fu completata. Pragmatiche e ancorate alla concretezza del dato storico che non cede alla tentazione di ricostruzioni ideologiche le spiegazioni degli snodi cruciali della storia cristiana.

Wilken, I primi mille anni. Storia globale del cristianesimo / Fogliadini, Emanuela. - In: TEOLOGIA. - ISSN 1120-267X. - STAMPA. - 2:2014(2014), pp. 319-321.

Wilken, I primi mille anni. Storia globale del cristianesimo

FOGLIADINI, EMANUELA
2014

Abstract

Review of the book Wilken, I primi mille anni. Storia globale del cristianesimo
2014
Agli occhi di uno studioso europeo suona pretenzioso il disegno di raccogliere in sole quattrocento pagine la storia del cristianesimo dei primi mille anni. Avvezzi a ripercorrere in più volumi, spesso affidati a diversi esperti, le varie epoche in cui tradizionalmente la storiografia divide la storia cristiana, la critica accademica ha oscillato a proposito del recente saggio di R.L. Wilken tra un naturale scetticismo per un’impresa riassuntiva ritenuta sostanzialmente impossibile laddove realizzata con tutti i crismi della speculazione scientifica e una liquidatoria identificazione del lavoro in questione con una sorta di sbrigativo manuale di storia del cristianesimo. In realtà lo studio di R.L. Wilken riesce a declinare chiarezza espositiva, un disegno globale articolato con un’attenzione a dettagli attentamente scelti utili a declinare l’apporto specifico del cristianesimo nella storia universale. L’intento è esporre, con lo stile tipico della scuola statunitense che solitamente non eccede nelle note qui totalmente assenti, “il lento dramma che si è accompagnato alla costruzione di una civiltà cristiana” (p. VII) da Gesù di Nazareth al battesimo di Vladimir nel 988. La ricostruzione è volta a leggere la storia della Chiesa non semplicisticamente nei termini di storia di una comunità religiosa, bensì nella comprensione del ruolo nodale svolto dal cristianesimo nella definizione di una nuova cultura e nelle interazioni e influenze con il mondo politico e culturale delle varie epoche. La metodologia è chiarita fin dalle prime battute quando nell’affrontare il cristianesimo dei primi secoli, sovente mitizzato, R.L. Wilken dichiara di voler evitare “la tentazione di romanticizzare la Chiesa delle origini, immaginando un’epoca d’oro di pace e armonia, poiché in verità non ci fu un momento, neppure nei primi decenni, in cui i cristiani non furono divisi” (p. 40). Tale approccio storico-critico guida l’intera ricognizione dell’accademico della University of Virginia che illustra e spiega, attraverso il racconto dei fatti, i cambiamenti che si susseguirono dalla costellazione di comunità locali, prive di precise organizzazioni nel II secolo, al ruolo assunto dall’istituzione nel corso dei secoli e consolidato nell’anno Mille quando la mappa del cristianesimo delle origini fu completata. Pragmatiche e ancorate alla concretezza del dato storico che non cede alla tentazione di ricostruzioni ideologiche le spiegazioni degli snodi cruciali della storia cristiana.
Storia del cristianesimo
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Wilken, I primi mille anni. Storia globale del cristianesimo / Fogliadini, Emanuela. - In: TEOLOGIA. - ISSN 1120-267X. - STAMPA. - 2:2014(2014), pp. 319-321.
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