Questo lavoro descrive l'applicazione di un modello metodologico basato su un sistema integrato di monitoraggio biologico e microclimatico, con un approccio multidisciplinare per una valutazione conoscitiva al fine di prevenire i rischi di biodeterioramento nei riguardi dei beni culturali conservati in ambienti confinati. L'importanza dello studio e della diagnosi dei contaminanti biologici di aria e superfici contemporaneamente al microclima, deriva dalla stretta relazione tra la concentrazione degli agenti biologici, la loro tipologia e la loro circolazione, fattori fortemente connessi con le condizioni microclimatiche ed i movimenti dell'aria. Il modello è articolato in diversi fasi operative che comprendono: la raccolta di informazioni sulle caratteristiche dell'ambiente di conservazione/esposizione e sulle attività di gestione da inserire in una scheda ambientale, la raccolta di dati sullo stato di conservazione dei manufatti da inserire in una scheda di valutazione, il monitoraggio dei parametri microclimatici (temperatura, umidità relativa, velocità dell'aria, temperatura radiante) per mezzo di una centralina in continuo, il monitoraggio aerobiologico e il campionamento biologico delle superfici di opere ed arredi attraverso metodologie non distruttive. L'impiego di tecniche di analisi sia tradizionali - tecniche microscopiche e colturali - sia innovative di biologia molecolare (PCR), permettono l'identificazione dei contaminanti biologici (batteri, microfunghi, allergeni -pollini e spore fungine- ed insetti) potenzialmente biodeteriogeni. Tali dati, associati alla valutazione dei parametri microclimatici e alla Computational Fluid Dynamics (CFD) - simulazioni basate su un approccio multi-fisico applicate a modelli tridimensionali di ambiente di studio - forniscono indicazioni importanti sulla qualità dell'aria interna, utili ad individuare strategie di manutenzione, gestione e conservazione. Il modello metodologico, sperimentato in alcuni ambienti confinati del settore beni culturali, tra cui la Biblioteca Palatina di Parma, è frutto della collaborazione attivata tra l'Istituto Centrale per la Grafica, l’Università degli Studi di Parma, l'Università degli Studi di Firenze, Sapienza Università di Roma e l'Università degli Studi di Palermo. Lo sviluppo di modelli previsionali di rischio biologico e di sistemi di calcolo per la modellistica della diffusione dei microrganismi sono gli obiettivi futuri per la standardizzazione di protocolli gestionali, al fine di una mirata strategia di prevenzione dei beni culturali conservati negli ambienti confinati e a tutela della salute degli operatori e visitatori.

Un approccio multidisciplinare per il monitoraggio biologico e microclimatico per la salvaguardia dei beni culturali in ambienti confinati / G., Pasquariello; C., Balocco; E., Marmonti; C., Pasquarella; E., Saccani; R., Albertini; M., Ugolotti; Maggi, Oriana; E., Di Carlo; G., Barresi; F., Palla. - STAMPA. - 1:(2015), pp. 18-19. (Intervento presentato al convegno II Convegno tematico di biologia e biotecnologie per i beni culturali biologia e archeobiologia: dalla conoscenza alla conservazione preventiva. tenutosi a Palermo, Italia nel 19-21 marzo 2015).

Un approccio multidisciplinare per il monitoraggio biologico e microclimatico per la salvaguardia dei beni culturali in ambienti confinati.

MAGGI, Oriana;
2015

Abstract

Questo lavoro descrive l'applicazione di un modello metodologico basato su un sistema integrato di monitoraggio biologico e microclimatico, con un approccio multidisciplinare per una valutazione conoscitiva al fine di prevenire i rischi di biodeterioramento nei riguardi dei beni culturali conservati in ambienti confinati. L'importanza dello studio e della diagnosi dei contaminanti biologici di aria e superfici contemporaneamente al microclima, deriva dalla stretta relazione tra la concentrazione degli agenti biologici, la loro tipologia e la loro circolazione, fattori fortemente connessi con le condizioni microclimatiche ed i movimenti dell'aria. Il modello è articolato in diversi fasi operative che comprendono: la raccolta di informazioni sulle caratteristiche dell'ambiente di conservazione/esposizione e sulle attività di gestione da inserire in una scheda ambientale, la raccolta di dati sullo stato di conservazione dei manufatti da inserire in una scheda di valutazione, il monitoraggio dei parametri microclimatici (temperatura, umidità relativa, velocità dell'aria, temperatura radiante) per mezzo di una centralina in continuo, il monitoraggio aerobiologico e il campionamento biologico delle superfici di opere ed arredi attraverso metodologie non distruttive. L'impiego di tecniche di analisi sia tradizionali - tecniche microscopiche e colturali - sia innovative di biologia molecolare (PCR), permettono l'identificazione dei contaminanti biologici (batteri, microfunghi, allergeni -pollini e spore fungine- ed insetti) potenzialmente biodeteriogeni. Tali dati, associati alla valutazione dei parametri microclimatici e alla Computational Fluid Dynamics (CFD) - simulazioni basate su un approccio multi-fisico applicate a modelli tridimensionali di ambiente di studio - forniscono indicazioni importanti sulla qualità dell'aria interna, utili ad individuare strategie di manutenzione, gestione e conservazione. Il modello metodologico, sperimentato in alcuni ambienti confinati del settore beni culturali, tra cui la Biblioteca Palatina di Parma, è frutto della collaborazione attivata tra l'Istituto Centrale per la Grafica, l’Università degli Studi di Parma, l'Università degli Studi di Firenze, Sapienza Università di Roma e l'Università degli Studi di Palermo. Lo sviluppo di modelli previsionali di rischio biologico e di sistemi di calcolo per la modellistica della diffusione dei microrganismi sono gli obiettivi futuri per la standardizzazione di protocolli gestionali, al fine di una mirata strategia di prevenzione dei beni culturali conservati negli ambienti confinati e a tutela della salute degli operatori e visitatori.
2015
II Convegno tematico di biologia e biotecnologie per i beni culturali biologia e archeobiologia: dalla conoscenza alla conservazione preventiva.
04 Pubblicazione in atti di convegno::04d Abstract in atti di convegno
Un approccio multidisciplinare per il monitoraggio biologico e microclimatico per la salvaguardia dei beni culturali in ambienti confinati / G., Pasquariello; C., Balocco; E., Marmonti; C., Pasquarella; E., Saccani; R., Albertini; M., Ugolotti; Maggi, Oriana; E., Di Carlo; G., Barresi; F., Palla. - STAMPA. - 1:(2015), pp. 18-19. (Intervento presentato al convegno II Convegno tematico di biologia e biotecnologie per i beni culturali biologia e archeobiologia: dalla conoscenza alla conservazione preventiva. tenutosi a Palermo, Italia nel 19-21 marzo 2015).
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