Il bacino imbrifero del torrente Lavinaio-Platani, interessa il versante SE dell’Etna con un’estensione di circa 65 Km2 e con quote oltre i 2000 m.s.m. Si tratta di un’ampia area molto ripida che include l’antica caldera del centro vulcanico primordiale di Monte Po, quasi del tutto smantellato a sud dall’attività erosiva delle acque meteoriche che confluiscono prevalentemente al torrente stesso. Questo torrente, oggi, costituisce il principale solco torrentizio del versante SE dell’Etna, è lungo circa 18 km ed attraversa i Comuni di Acireale, Aci Catena, Aci S.Antonio, Viagrande, Trecastagni, Pedara, Nicolosi e Zafferana Etnea. Il vasto bacino imbrifero del torrente Lavinaio-Platani non è proporzionale alla sezione idraulica dell’alveo torrentizio nei pressi di Aci Platani a monte della via S. Piero Patti, nell’ultimo tratto a valle di via Anzalone e soprattutto poco prima della foce. Le ragioni di questa discrasia sono da ricercare nelle eruzioni etnee preistoriche e storiche che hanno deviato in più riprese il corso delle acque. Esso risulta tombato nel tratto in cui attraversa il centro abitato e in passato, a causa di eventi meteorici eccezionali, è esondato provocando numerosi danni, oltre a perdita di vite umane; tragiche alluvioni si sono verificate sia in tempi passati, rimasta alla storia è l’alluvione del 1761, ma soprattutto in tempi recenti e recentissimi: settembre 2013, settembre 2005, ottobre 2006, marzo 1995.

Il rischio idraulico nei torrenti etnei: Il torrente Lavinaio- Platani / Orlando, Dario; Montesarchio, Valeria; Mineo, Claudio; A., Campisano; Napolitano, Francesco. - (2014), pp. 597-598. (Intervento presentato al convegno XXXIV Convegno Nazionale IDRAULICA e COSTRUZIONI IDRAULICHE tenutosi a Bari).

Il rischio idraulico nei torrenti etnei: Il torrente Lavinaio- Platani

ORLANDO, DARIO;MONTESARCHIO, Valeria;MINEO, CLAUDIO;NAPOLITANO, Francesco
2014

Abstract

Il bacino imbrifero del torrente Lavinaio-Platani, interessa il versante SE dell’Etna con un’estensione di circa 65 Km2 e con quote oltre i 2000 m.s.m. Si tratta di un’ampia area molto ripida che include l’antica caldera del centro vulcanico primordiale di Monte Po, quasi del tutto smantellato a sud dall’attività erosiva delle acque meteoriche che confluiscono prevalentemente al torrente stesso. Questo torrente, oggi, costituisce il principale solco torrentizio del versante SE dell’Etna, è lungo circa 18 km ed attraversa i Comuni di Acireale, Aci Catena, Aci S.Antonio, Viagrande, Trecastagni, Pedara, Nicolosi e Zafferana Etnea. Il vasto bacino imbrifero del torrente Lavinaio-Platani non è proporzionale alla sezione idraulica dell’alveo torrentizio nei pressi di Aci Platani a monte della via S. Piero Patti, nell’ultimo tratto a valle di via Anzalone e soprattutto poco prima della foce. Le ragioni di questa discrasia sono da ricercare nelle eruzioni etnee preistoriche e storiche che hanno deviato in più riprese il corso delle acque. Esso risulta tombato nel tratto in cui attraversa il centro abitato e in passato, a causa di eventi meteorici eccezionali, è esondato provocando numerosi danni, oltre a perdita di vite umane; tragiche alluvioni si sono verificate sia in tempi passati, rimasta alla storia è l’alluvione del 1761, ma soprattutto in tempi recenti e recentissimi: settembre 2013, settembre 2005, ottobre 2006, marzo 1995.
2014
XXXIV Convegno Nazionale IDRAULICA e COSTRUZIONI IDRAULICHE
rischio idraulico; torrenti etnei; Lavinaio Platani
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Il rischio idraulico nei torrenti etnei: Il torrente Lavinaio- Platani / Orlando, Dario; Montesarchio, Valeria; Mineo, Claudio; A., Campisano; Napolitano, Francesco. - (2014), pp. 597-598. (Intervento presentato al convegno XXXIV Convegno Nazionale IDRAULICA e COSTRUZIONI IDRAULICHE tenutosi a Bari).
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