Q. Does the contemporary city exist or is it disappearing, drowned in a post-urban skyline? A. Nothing gives us the right to speak about the end of the city, or rather the city-landscape, regarding a skyline I would call 'hyper-urban'. The spread is intermediate territory which, is how it is, or it becomes urbanized or disappears. Q. Has the growth phase finished? R. We are living in a thoughtful transition period that does not exclude the possibility of further “inlaid” growth. Then, stabilization will follow. D. What are the urban-planning strategies? A. Those represented by the examples you have chosen – reconnecting, planning and designing the 'empty', reconverting. In short, designing the new “urban planet” landscape. Q. In your last book, Urbanistica (è) progetto di città (Urban-planning (is) city design), what do the brackets mean? A. That it will be removed, because the final product of planning is not the Urban Project but the city of stone, what we see and live in. A good town plan must be based on the morphological tendency of the city able to manifest itself in urban architecture. Read Urbatettura by Zevi. Q. Why do you frequently refer to Mumford? A. Because he had already understood everything decades before – from the “work of art” city to urban regionalism, and to the consequences of an economy based on money. Q. What does the reference to the beautiful city mean? A. To make a city beautiful is one of the intrinsic purposes of urban design, not to be confused with the “ugliness” of other artistic practices, as the feeling of beauty that a city transmits is the same as that of a natural landscape and an ugly city cannot be a work of art.

Sintesi dell'intervista (D. Domanda Claudia Mattogno; R. Risposta Elio Piroddi) D. Esiste o sta scomparendo la città contemporanea annegata nell’orizzonte posturbano? R. Nulla ci autorizza a parlare di fine della città ma piuttosto di città-paesaggio, in un orizzonte che chiamerei iperubano. La diffusione è un territorio intermedio che, com’è, o si urbanizza o scompare. D. Finita la fase della crescita? R. Viviamo in una transizione riflessiva che non esclude ulteriore crescita “a intarsio”. Poi ci sarà la stabilizzazione. D. Quali le strategie urbanistiche? R. Quelle rappresentate dagli esempi che hai scelto: Riconnettere, Progettare il vuoto, Riconvertire. In sintesi, progettare il nuovo paesaggio del “pianeta urbano”. D. Nel tuo ultimo libro Urbanistica (è) progetto di città che significa la parentesi? R. Che va tolta, perchè il prodotto finale del planning non è il Progetto Urbano ma la città di pietra, quella che si vede e si vive. Un buon piano urbanistico deve fondarsi su una declinazione morfologica della città che riesca a materializzarsi in architettura urbana, leggi Urbatettura (da Zevi). D. Perché il tuo frequente riferimento a Mumford? R. Perché aveva già capito tutto con qualche decennio di anticipo: dalla città “opera d’arte” al regionalismo urbano, agli effetti di un’economia fondata sul denaro. D. Cosa significa il riferimento alla città bella ? R. Fare una città bella è uno degli scopi intrinseci della progettazione urbana, non fungibile con la “bruttezza” di altre pratiche artistiche, perché il sentimento di bellezza che trasmette una città è analogo a quello di un paesaggio naturale e una città brutta non può essere un’opera d’arte

Riscrivere la città tra architetture urbane e paesaggi intermedi. Un'intervista a Elio Piroddi / Mattogno, Claudia. - In: RASSEGNA DI ARCHITETTURA E URBANISTICA. - ISSN 0392-8608. - STAMPA. - 144:(2014), pp. 13-22.

Riscrivere la città tra architetture urbane e paesaggi intermedi. Un'intervista a Elio Piroddi

MATTOGNO, Claudia
2014

Abstract

Q. Does the contemporary city exist or is it disappearing, drowned in a post-urban skyline? A. Nothing gives us the right to speak about the end of the city, or rather the city-landscape, regarding a skyline I would call 'hyper-urban'. The spread is intermediate territory which, is how it is, or it becomes urbanized or disappears. Q. Has the growth phase finished? R. We are living in a thoughtful transition period that does not exclude the possibility of further “inlaid” growth. Then, stabilization will follow. D. What are the urban-planning strategies? A. Those represented by the examples you have chosen – reconnecting, planning and designing the 'empty', reconverting. In short, designing the new “urban planet” landscape. Q. In your last book, Urbanistica (è) progetto di città (Urban-planning (is) city design), what do the brackets mean? A. That it will be removed, because the final product of planning is not the Urban Project but the city of stone, what we see and live in. A good town plan must be based on the morphological tendency of the city able to manifest itself in urban architecture. Read Urbatettura by Zevi. Q. Why do you frequently refer to Mumford? A. Because he had already understood everything decades before – from the “work of art” city to urban regionalism, and to the consequences of an economy based on money. Q. What does the reference to the beautiful city mean? A. To make a city beautiful is one of the intrinsic purposes of urban design, not to be confused with the “ugliness” of other artistic practices, as the feeling of beauty that a city transmits is the same as that of a natural landscape and an ugly city cannot be a work of art.
2014
Sintesi dell'intervista (D. Domanda Claudia Mattogno; R. Risposta Elio Piroddi) D. Esiste o sta scomparendo la città contemporanea annegata nell’orizzonte posturbano? R. Nulla ci autorizza a parlare di fine della città ma piuttosto di città-paesaggio, in un orizzonte che chiamerei iperubano. La diffusione è un territorio intermedio che, com’è, o si urbanizza o scompare. D. Finita la fase della crescita? R. Viviamo in una transizione riflessiva che non esclude ulteriore crescita “a intarsio”. Poi ci sarà la stabilizzazione. D. Quali le strategie urbanistiche? R. Quelle rappresentate dagli esempi che hai scelto: Riconnettere, Progettare il vuoto, Riconvertire. In sintesi, progettare il nuovo paesaggio del “pianeta urbano”. D. Nel tuo ultimo libro Urbanistica (è) progetto di città che significa la parentesi? R. Che va tolta, perchè il prodotto finale del planning non è il Progetto Urbano ma la città di pietra, quella che si vede e si vive. Un buon piano urbanistico deve fondarsi su una declinazione morfologica della città che riesca a materializzarsi in architettura urbana, leggi Urbatettura (da Zevi). D. Perché il tuo frequente riferimento a Mumford? R. Perché aveva già capito tutto con qualche decennio di anticipo: dalla città “opera d’arte” al regionalismo urbano, agli effetti di un’economia fondata sul denaro. D. Cosa significa il riferimento alla città bella ? R. Fare una città bella è uno degli scopi intrinseci della progettazione urbana, non fungibile con la “bruttezza” di altre pratiche artistiche, perché il sentimento di bellezza che trasmette una città è analogo a quello di un paesaggio naturale e una città brutta non può essere un’opera d’arte
Riconnettere, Progettare il vuoto, Riconvertire.
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Riscrivere la città tra architetture urbane e paesaggi intermedi. Un'intervista a Elio Piroddi / Mattogno, Claudia. - In: RASSEGNA DI ARCHITETTURA E URBANISTICA. - ISSN 0392-8608. - STAMPA. - 144:(2014), pp. 13-22.
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