Il contributo, dedicato all’arbitro bancario finanziario e alla sua giurisprudenza “precognitrice”, è idealmente suddiviso in due parti. La prima parte si propone di inquadrare, dal punto di vista sistematico, il proprium della tutela, non di accertamento giurisdizionale dei diritti ma di tipo prognostico, elargita dall'arbitro bancario finanziario. In quest’ottica vengono sottoposte a disamina critica talune proposte ricostruttive di più recente conio, in un dibattito dottrinale sempre vivo e polifonico: segno, anch'esso, della attrattiva esercitata da questa sperimentale forma di ADR, la cui satisfattività per i piccoli risparmiatori (e le imprese) non va tuttavia ricercata né sul piano negoziale, arbitrale o meno, e tanto meno su quello autoritativo del giudicato sostanziale e della efficacia esecutiva, non promananti dalle decisioni dei collegi ABF. La seconda parte dello scritto è invece dedicata alla illustrazione del già ricco (in poco più di un triennio) "acquis" dei tre, ed anzi ormai quattro (con quello nazionale c.d. di coordinamento nei contrasti) collegi dell'arbitro bancario, e reca così un inventario analitico e ragionatamente commentato della sua "giurisprudenza precognitrice" sulle più diffuse doglianze attinenti patologie, esecuzione e scioglimento dei contratti bancari e doveri degli intermediari nei rapporti con la clientela, e non solo. Sia pur nell'ambito di un procedimento strutturalmente ridotto ai minimi termini, che ben si attaglia alla sua finalità di offrire sicut sagitta una prognosi motivata sulla fondatezza delle domande dei risparmiatori, non hanno mancato di porsi ai collegi ABF anche questioni schiettamente "di rito". La loro soluzione alla fine si riannoda proprio alla concezione che di questo tipo di rimedio si accolga, ed offre altresì lo spunto per nuovi emendamenti alla disciplina attuativa coerenziatori di questa ratio operazionale.
L' "arbitrato bancario finanziario" e la sua "giurisprudenza precognitrice" / Consolo, Claudio; M., Stella. - In: LE SOCIETÀ. - ISSN 1591-2094. - STAMPA. - 2(2013), pp. 185-203.
L' "arbitrato bancario finanziario" e la sua "giurisprudenza precognitrice"
CONSOLO, CLAUDIO;
2013
Abstract
Il contributo, dedicato all’arbitro bancario finanziario e alla sua giurisprudenza “precognitrice”, è idealmente suddiviso in due parti. La prima parte si propone di inquadrare, dal punto di vista sistematico, il proprium della tutela, non di accertamento giurisdizionale dei diritti ma di tipo prognostico, elargita dall'arbitro bancario finanziario. In quest’ottica vengono sottoposte a disamina critica talune proposte ricostruttive di più recente conio, in un dibattito dottrinale sempre vivo e polifonico: segno, anch'esso, della attrattiva esercitata da questa sperimentale forma di ADR, la cui satisfattività per i piccoli risparmiatori (e le imprese) non va tuttavia ricercata né sul piano negoziale, arbitrale o meno, e tanto meno su quello autoritativo del giudicato sostanziale e della efficacia esecutiva, non promananti dalle decisioni dei collegi ABF. La seconda parte dello scritto è invece dedicata alla illustrazione del già ricco (in poco più di un triennio) "acquis" dei tre, ed anzi ormai quattro (con quello nazionale c.d. di coordinamento nei contrasti) collegi dell'arbitro bancario, e reca così un inventario analitico e ragionatamente commentato della sua "giurisprudenza precognitrice" sulle più diffuse doglianze attinenti patologie, esecuzione e scioglimento dei contratti bancari e doveri degli intermediari nei rapporti con la clientela, e non solo. Sia pur nell'ambito di un procedimento strutturalmente ridotto ai minimi termini, che ben si attaglia alla sua finalità di offrire sicut sagitta una prognosi motivata sulla fondatezza delle domande dei risparmiatori, non hanno mancato di porsi ai collegi ABF anche questioni schiettamente "di rito". La loro soluzione alla fine si riannoda proprio alla concezione che di questo tipo di rimedio si accolga, ed offre altresì lo spunto per nuovi emendamenti alla disciplina attuativa coerenziatori di questa ratio operazionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.