L'Autore commenta la decisione n. 37577/2014 della Corte di cassazione penale, nella parte in cui ha dichiarato manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 5 della Legge Scelba, che punisce chiunque compia, partecipando a pubbliche riunioni, compie manifestazioni usuali del disciolto partito fascista o di organizzazioni naziste. L'Autore ricostruisce criticamente tanto gli argomenti della difesa degli imputati, che chiedevano di rimettere la questione al Giudice delle leggi, quanto quelli della Suprema Corte. Ci si sofferma, in particolare, sul vizio di anacronismo legislativo, che la Cassazione ha ritenuto manifestamente insussistente per quanto riguarda la disposizione in esame, alla luce del quadro costituzionale (e normativo in generale), anche per come interpretato dalla giurisprudenza costituzionale. La nota si conclude con una breve riflessione sulla ammissibilità, in un ordinamento liberal-democratico, di pene detentive per condotte non materialmente offensive di un bene giuridico (è il problema dei c.d. reati di pericolo).

I simboli (del Fascismo) e il tempo (della Costituzione): pochi spunti suggeriti dalla sentenza della Corte di Cassazione n. 37577 del 2014 / Longo, Andrea. - In: OSSERVATORIO COSTITUZIONALE. - ISSN 2283-7515. - ELETTRONICO. - (2014), pp. 1-16.

I simboli (del Fascismo) e il tempo (della Costituzione): pochi spunti suggeriti dalla sentenza della Corte di Cassazione n. 37577 del 2014.

LONGO, Andrea
2014

Abstract

L'Autore commenta la decisione n. 37577/2014 della Corte di cassazione penale, nella parte in cui ha dichiarato manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 5 della Legge Scelba, che punisce chiunque compia, partecipando a pubbliche riunioni, compie manifestazioni usuali del disciolto partito fascista o di organizzazioni naziste. L'Autore ricostruisce criticamente tanto gli argomenti della difesa degli imputati, che chiedevano di rimettere la questione al Giudice delle leggi, quanto quelli della Suprema Corte. Ci si sofferma, in particolare, sul vizio di anacronismo legislativo, che la Cassazione ha ritenuto manifestamente insussistente per quanto riguarda la disposizione in esame, alla luce del quadro costituzionale (e normativo in generale), anche per come interpretato dalla giurisprudenza costituzionale. La nota si conclude con una breve riflessione sulla ammissibilità, in un ordinamento liberal-democratico, di pene detentive per condotte non materialmente offensive di un bene giuridico (è il problema dei c.d. reati di pericolo).
2014
Fascismo, Diritto costituzionale, Tempo, Interpretazione
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
I simboli (del Fascismo) e il tempo (della Costituzione): pochi spunti suggeriti dalla sentenza della Corte di Cassazione n. 37577 del 2014 / Longo, Andrea. - In: OSSERVATORIO COSTITUZIONALE. - ISSN 2283-7515. - ELETTRONICO. - (2014), pp. 1-16.
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