The essay investigates, from an aesthetic-philosophical perspective, the meaning of Wittgenstein’s «shift» from the approach of the Tractatus to that of the Philosophical 30 arte, linguaggio e rappresentazione nella riflessione filosofica di wittgenstein Giuseppe di Giacomo p. 29-50 Investigations. If in the Tractatus a denotative conception of language induces Wittgenstein to find the essence of language itself in logic, in the Philosophical Investigations, on the contrary, what precedes any possible logical foundation of propositions is a synthetic, properly aesthetic principle: a feeling that cannot be reduced to the sphere of logos. It is precisely in this sense that the notion of perspicuous vision – in its turn strictly connected with the notion of seeing-as – should be understood: a capability to comprehend, i.e. to grasp, the unity within the multiplicity of linguistic games. It is by seeing- as that it is possible to seize, in the visibility of the image, what remains invisible in it. The fact, then, that in the image the invisible offers itself in the visible, while remaining invisible, means that the image manifests a unity of sense which always remains «other» from the image, something that exceeds it. This is indeed what enables the image to configure itself – according to a line of thought running from Nietzsche to Adorno – as a constantly unstable equilibrium between visible and invisible, transparency and opacity, presence and absence.

Il saggio affronta, all’interno di una prospettiva filosofico-estetica, il senso del passaggio compiuto da Wittgenstein dalla prospettiva del Tractatus a quella delle Ricerche filosofiche. Se nel Tractatus una concezione denotativa del linguaggio costringe Wittgenstein a rintracciare nella logica l’essenza di esso, nelle Ricerche filosofiche, invece, a precedere ogni possibile fondamento logico della sensatezza delle proposizioni è un principio sintetico di carattere propriamente estetico: un sentire irriducibile alla sfera del logos. In questo senso deve esser letta proprio la nozione di visione perspicua – strettamente connessa a quella di vedere come – consistente appunto nella capacità di comprendere, vale a dire di cogliere, l’unità nella molteplicità dei giochi linguistici. È precisamente nella dimensione del vedere come che è possibile cogliere, nella visibilità dell’immagine, ciò che in essa resta non visibile. Che dunque nell’immagine l’invisibile si dia nel visibile rimanendo però tale, invisibile appunto, vuol dire che in essa si mostra quell’unità di senso che tuttavia rimane sempre «altra», vale a dire eccedente, rispetto all’immagine stessa. È quanto permette, infatti, all’immagine di configurarsi – secondo una linea di pensiero che va da Nietzsche fino ad Adorno – come un equilibrio perennemente instabile tra visibile e invisibile, trasparenza e opacità, presenza e assenza.

Arte, linguaggio e rappresentazione nella riflessione filosofica di Wittgenstein / DI GIACOMO, Giuseppe. - In: COMPRENDRE. - ISSN 1139-9759. - STAMPA. - 16:2(2014), pp. 29-50.

Arte, linguaggio e rappresentazione nella riflessione filosofica di Wittgenstein

DI GIACOMO, Giuseppe
2014

Abstract

The essay investigates, from an aesthetic-philosophical perspective, the meaning of Wittgenstein’s «shift» from the approach of the Tractatus to that of the Philosophical 30 arte, linguaggio e rappresentazione nella riflessione filosofica di wittgenstein Giuseppe di Giacomo p. 29-50 Investigations. If in the Tractatus a denotative conception of language induces Wittgenstein to find the essence of language itself in logic, in the Philosophical Investigations, on the contrary, what precedes any possible logical foundation of propositions is a synthetic, properly aesthetic principle: a feeling that cannot be reduced to the sphere of logos. It is precisely in this sense that the notion of perspicuous vision – in its turn strictly connected with the notion of seeing-as – should be understood: a capability to comprehend, i.e. to grasp, the unity within the multiplicity of linguistic games. It is by seeing- as that it is possible to seize, in the visibility of the image, what remains invisible in it. The fact, then, that in the image the invisible offers itself in the visible, while remaining invisible, means that the image manifests a unity of sense which always remains «other» from the image, something that exceeds it. This is indeed what enables the image to configure itself – according to a line of thought running from Nietzsche to Adorno – as a constantly unstable equilibrium between visible and invisible, transparency and opacity, presence and absence.
2014
Il saggio affronta, all’interno di una prospettiva filosofico-estetica, il senso del passaggio compiuto da Wittgenstein dalla prospettiva del Tractatus a quella delle Ricerche filosofiche. Se nel Tractatus una concezione denotativa del linguaggio costringe Wittgenstein a rintracciare nella logica l’essenza di esso, nelle Ricerche filosofiche, invece, a precedere ogni possibile fondamento logico della sensatezza delle proposizioni è un principio sintetico di carattere propriamente estetico: un sentire irriducibile alla sfera del logos. In questo senso deve esser letta proprio la nozione di visione perspicua – strettamente connessa a quella di vedere come – consistente appunto nella capacità di comprendere, vale a dire di cogliere, l’unità nella molteplicità dei giochi linguistici. È precisamente nella dimensione del vedere come che è possibile cogliere, nella visibilità dell’immagine, ciò che in essa resta non visibile. Che dunque nell’immagine l’invisibile si dia nel visibile rimanendo però tale, invisibile appunto, vuol dire che in essa si mostra quell’unità di senso che tuttavia rimane sempre «altra», vale a dire eccedente, rispetto all’immagine stessa. È quanto permette, infatti, all’immagine di configurarsi – secondo una linea di pensiero che va da Nietzsche fino ad Adorno – come un equilibrio perennemente instabile tra visibile e invisibile, trasparenza e opacità, presenza e assenza.
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Arte, linguaggio e rappresentazione nella riflessione filosofica di Wittgenstein / DI GIACOMO, Giuseppe. - In: COMPRENDRE. - ISSN 1139-9759. - STAMPA. - 16:2(2014), pp. 29-50.
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