l RAC (Recycled Aggregate Concrete) è un nuovo materiale per le strutture “continue” che si può definire senza dubbio eco-concrete sostenibile. Si utilizzano infatti inerti provenienti dalle demolizioni di strutture in c.a. risparmiando l’uso di cave di prestito e anche l’estrazione di ghiaia e sabbia da fiumi; ma si risparmia anche il conferimento a discariche dei rifiuti speciali, compresi gli scarti di lavorazione di industrie prefabbricati. Esso si ottiene dalla frantumazione di strutture in calcestruzzo armato o precompresso demolite per fine del servizio o perché fortemente danneggiate e quindi non più utilizzabili e quindi da conferire a discarica. Il programma di ricerca sperimentale iniziato nel 1993 si è svolto sia in Italia che in Gran Bretagna ed ha condotto alla messa a punto di una procedura di produzione di un mix design con aggregati di riciclo AR da cui è scaturito un brevetto per invenzione industriale (1997). Sono state eseguite prove sugli inerti di riciclo, prove su molte composizioni di miscele fresche con 20, 30, 50% e 100% di AR, prove su campioni di materiale indurito con le varie percentuali di AR fino a quella del 100% e infine prove con prototipi di travi. La sperimentazione ha individuato la metodologia di uso del materiale riciclato atto a sostituire sia in parte che in toto l’aggregato naturale NC e si è indirizzato verso le strutture per analizzarne, anche la possibilità di produzione industriale. Si presentano quindi i risultati delle prove effettuate con il RAC su travi full scale con armatura di precompressione.
MATERIALI ECOSOSTENIBILI. RAC:UN NUOVO CONGLOMERATO PER LE STRUTTURE / Dolara, Ezio. - In: NOTIZIARIO DELL'ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI ROMA. - STAMPA. - 482:(2010), pp. 20-28.
MATERIALI ECOSOSTENIBILI. RAC:UN NUOVO CONGLOMERATO PER LE STRUTTURE
DOLARA, Ezio
2010
Abstract
l RAC (Recycled Aggregate Concrete) è un nuovo materiale per le strutture “continue” che si può definire senza dubbio eco-concrete sostenibile. Si utilizzano infatti inerti provenienti dalle demolizioni di strutture in c.a. risparmiando l’uso di cave di prestito e anche l’estrazione di ghiaia e sabbia da fiumi; ma si risparmia anche il conferimento a discariche dei rifiuti speciali, compresi gli scarti di lavorazione di industrie prefabbricati. Esso si ottiene dalla frantumazione di strutture in calcestruzzo armato o precompresso demolite per fine del servizio o perché fortemente danneggiate e quindi non più utilizzabili e quindi da conferire a discarica. Il programma di ricerca sperimentale iniziato nel 1993 si è svolto sia in Italia che in Gran Bretagna ed ha condotto alla messa a punto di una procedura di produzione di un mix design con aggregati di riciclo AR da cui è scaturito un brevetto per invenzione industriale (1997). Sono state eseguite prove sugli inerti di riciclo, prove su molte composizioni di miscele fresche con 20, 30, 50% e 100% di AR, prove su campioni di materiale indurito con le varie percentuali di AR fino a quella del 100% e infine prove con prototipi di travi. La sperimentazione ha individuato la metodologia di uso del materiale riciclato atto a sostituire sia in parte che in toto l’aggregato naturale NC e si è indirizzato verso le strutture per analizzarne, anche la possibilità di produzione industriale. Si presentano quindi i risultati delle prove effettuate con il RAC su travi full scale con armatura di precompressione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.