La réforme de l’administration métropolitaine de Rome: une histoire de douze années

The article analyzes the problems of the difficult implementation of a system of metropolitan government in Rome on Grays twelve years (1990-2002). In particular, places the story in the political-institutional framework of the metropolisation of territory (from the point of view of demographic, economic and social). It describes the main features of the existing system of government in the metropolitan area of ​​Rome, and reconstructs evidence and reasons for the fragility of a process of institutional innovation (never realized the establishment of the "Underground City") is not completed. The theoretical framework for the interpretation is provided by the theory of "windows of opportunity" developed in neo-institutionalist analysis of policy processes, which may explain the mismatch between supply and demand legislative (by the actors of the systems local) institutional innovation. The reform is the subject of processes of social and political construction of its meaning that you will not encounter thus making it impossible to implement it through a consensus process such as that required by the legislature since 1990.

L’articolo analizza i problemi della difficile attuazione di un sistema di governo metropolitano a Roma lundo dodici anni (dal 1990 al 2002). In particolare colloca la vicenda politico-istituzionale nel quadro del processo di metropolizzazione del territorio (dal punto di vista demografico, economico e sociale). Descrive le principali caratteristiche del sistema di governo esistente dell’area metropolitana di Roma, e ricostruisce evidenze e motivi della fragilità di un percorso di innovazione istituzionale (la mai realizzata costituzione della «Città metropolitana») non portato a termine. Il quadro teorico per l’interpretazione è fornito dalla teoria della «finestre di opportunità» sviluppata nell’ambito dell’analisi neo-istituzionalista dei processi di policy, che può spiegare il mancato incontro fra offerta legislativa e domanda (da parte degli attori dei sistemi locali) di innovazione istituzionale. La riforma è oggetto di processi di costruzione sociale e politica del suo significato che non si incontrano rendendo perciò impossibile la sua attuazione attraverso un processo consensuale come quello richiesto dal legislatore sin dal 1990.