In this paper we analyze 129 documentaries broadcast by the public Italian television ( RAI) from 1971 to 2013 on the violence occurred in Italy in the so-called Years of Lead (Anni di piombo 1969 – 1983 c.a). Results show the same phenomenon of ‘turn to the victims’ characterizing other surveys on Italian cultural artifacts (books, movies) (cfr. Glynn, 2013). From 2000 on, in fact, victims become protagonists of televised narratives. Previous documentaries, on the contrary, did not allow victims to speak. This change could be seen as a signal of victims' social empowerment (Shnabel & Nadler, 2008). However, if we compare more recent documentaries with previous ones, other aspects emerge, that partially conflict with this more optimistic interpretation. First of all, recent documentaries focused on victims' perspective are not broadcast during the prime time, as previous documentaries did. Therefore, audience decreases. Moreover, more recent narratives are focused only on specific episodes, without a more general frame on the historical period. Taking into account these other aspects, the recent ‘turn to the victims’ of documentaries on Italian Years of Lead could be used as a way to reduce the social discussion on complexities of this difficult period of Italian history, turning the political problem of a long period of widespread collective violence into a series of loosely connected episodes of individual suffering.

Analizzando 129 documentari RAI dal 1971 a oggi sugli Anni di piombo (1969 – 1983 c.a), abbiamo evidenziato l’esistenza del medesimo ‘turn to the victims’ già rilevato in altre produzioni culturali italiane (libri o film) relative a questo periodo controverso (cfr. Glynn, 2013). Dal 2000 emerge, infatti, un deciso cambiamento del focus narrativo a favore delle vittime, finalmente coinvolte nella rievocazione televisiva degli Anni di piombo. Questo cambiamento potrebbe rispondere al bisogno di empowerment delle vittime, originato dall’esperienza di perdita di controllo sul proprio destino (Shnabel & Nadler, 2008). Tuttavia, confrontando le prime trasmissioni televisive raccolte con le più recenti, si nota che nelle seconde la programmazione passa dal prime time a orari meno centrali (mattino o nottata), il pubblico stimato ovviamente decresce e le narrative si focalizzano maggiormente sugli episodi violenti, trascurando l’approfondimento del periodo storico complessivo (Leone, Gabrielli e Roseti, submitted). Questi aspetti si accordano con la recente ipotesi (De Luna, 2011) che la nuova centralità delle vittime non esprima un avanzamento nell’elaborazione collettiva del passato, ma una sua riduzione al solo tema della sofferenza privata delle persone coinvolte nella violenza. Anche il ‘turn to the victims’ televisivo confermerebbe dunque la tendenza più generale del discorso sociale corrente a ridurre il ricordo del complesso periodo degli anni Settanta solo al tema della lotta armata o dello stragismo (Moro, 2007).

La parola alle vittime. Perdono e risentimento espressi dai familiari delle vittime nelle trasmissioni televisive pubbliche più recenti sugli anni di piombo / Leone, Giovanna. - STAMPA. - (2014). (Intervento presentato al convegno 10° Convegno Nazionale Società Italiana Psicologia di Comunità tenutosi a Cesena nel 19-21 giugno 2014).

La parola alle vittime. Perdono e risentimento espressi dai familiari delle vittime nelle trasmissioni televisive pubbliche più recenti sugli anni di piombo

LEONE, GIOVANNA
2014

Abstract

In this paper we analyze 129 documentaries broadcast by the public Italian television ( RAI) from 1971 to 2013 on the violence occurred in Italy in the so-called Years of Lead (Anni di piombo 1969 – 1983 c.a). Results show the same phenomenon of ‘turn to the victims’ characterizing other surveys on Italian cultural artifacts (books, movies) (cfr. Glynn, 2013). From 2000 on, in fact, victims become protagonists of televised narratives. Previous documentaries, on the contrary, did not allow victims to speak. This change could be seen as a signal of victims' social empowerment (Shnabel & Nadler, 2008). However, if we compare more recent documentaries with previous ones, other aspects emerge, that partially conflict with this more optimistic interpretation. First of all, recent documentaries focused on victims' perspective are not broadcast during the prime time, as previous documentaries did. Therefore, audience decreases. Moreover, more recent narratives are focused only on specific episodes, without a more general frame on the historical period. Taking into account these other aspects, the recent ‘turn to the victims’ of documentaries on Italian Years of Lead could be used as a way to reduce the social discussion on complexities of this difficult period of Italian history, turning the political problem of a long period of widespread collective violence into a series of loosely connected episodes of individual suffering.
2014
10° Convegno Nazionale Società Italiana Psicologia di Comunità
Analizzando 129 documentari RAI dal 1971 a oggi sugli Anni di piombo (1969 – 1983 c.a), abbiamo evidenziato l’esistenza del medesimo ‘turn to the victims’ già rilevato in altre produzioni culturali italiane (libri o film) relative a questo periodo controverso (cfr. Glynn, 2013). Dal 2000 emerge, infatti, un deciso cambiamento del focus narrativo a favore delle vittime, finalmente coinvolte nella rievocazione televisiva degli Anni di piombo. Questo cambiamento potrebbe rispondere al bisogno di empowerment delle vittime, originato dall’esperienza di perdita di controllo sul proprio destino (Shnabel & Nadler, 2008). Tuttavia, confrontando le prime trasmissioni televisive raccolte con le più recenti, si nota che nelle seconde la programmazione passa dal prime time a orari meno centrali (mattino o nottata), il pubblico stimato ovviamente decresce e le narrative si focalizzano maggiormente sugli episodi violenti, trascurando l’approfondimento del periodo storico complessivo (Leone, Gabrielli e Roseti, submitted). Questi aspetti si accordano con la recente ipotesi (De Luna, 2011) che la nuova centralità delle vittime non esprima un avanzamento nell’elaborazione collettiva del passato, ma una sua riduzione al solo tema della sofferenza privata delle persone coinvolte nella violenza. Anche il ‘turn to the victims’ televisivo confermerebbe dunque la tendenza più generale del discorso sociale corrente a ridurre il ricordo del complesso periodo degli anni Settanta solo al tema della lotta armata o dello stragismo (Moro, 2007).
04 Pubblicazione in atti di convegno::04d Abstract in atti di convegno
La parola alle vittime. Perdono e risentimento espressi dai familiari delle vittime nelle trasmissioni televisive pubbliche più recenti sugli anni di piombo / Leone, Giovanna. - STAMPA. - (2014). (Intervento presentato al convegno 10° Convegno Nazionale Società Italiana Psicologia di Comunità tenutosi a Cesena nel 19-21 giugno 2014).
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