Background: the decision to save or amputate the injured limb has generated many controversial ideas in the Literature. Purpose of this study is to clarify the management of severely damaged limbs avoiding an amputation of a limb that could be saved, as well as attempt a useless revascularization. Materials and Methods: the Authors considered 89 cases of high-energy trauma of the lower limbs (Gustilo, grade III a, b, c), with extensive damage of soft and deep tissues from 2004 to 2012. All of them were ischemic limbs with high risk of amputation. Were calculated average and percentages. The results were considered significant when p <0.05. Results: 14 patients were amputated during the period of hospitalization for the failure of revascularization, while 8 were amputated after the first discharge. In the remaining 63 patients the anatomical limb salvage were achieved. The duration of hospital stay was similar if we consider all patients, lower in the group of amputees of “emblée”. Chan

La decisione di salvare o amputare un arto danneggiato ha generato molte idee controverse in Letteratura, con studi che supportano i vantaggi di entrambi gli approcci. Tutti i sistemi di punteggio utilizzati si sono rivelati non affidabili nel predire la necessità di amputazione o di salvataggio d’arto. Il trauma 'complesso' degli arti porta con sè aspetti che rendono difficile le scelte su modalità e tempistica di trattamento anche per gli specialisti.L’introduzione di progenitori autologhi integrati con i biomateriali e la biotecnologia, stimolando la rigenerazione tissutale ha reso possibile evitare l’amputazione rivascolarizzando l’arto, ottenendo così una completa e più rapida guarigione. Una scala di punteggio che prenda in considerazione più criteri possibili di quelli messi in evidenza è necessaria, che sia clinica e anche “sociale”. Ribadiamo qui la necessità di attribuire criteri universali considerando le differenti realtà dei Sistemi Sanitari Nazionali. La presenza di un team dedicato al trauma è di estrema importanza per valutare immediatamente le possibilità e gli elementi di difficoltà di tutto l’iter chirurgico e di riabilitazione. La ripresa funzionale dell’arto raggiunta grazie all’intervento “integrato” polispecialistico, ortopedico e fisioterapico inclusi, sembra avere un impatto favorevole sul livello dei costi della collettività, oltre che sulla qualità di vita del paziente e dei suoi familiari. Allo stato attuale, perseguire il tentativo di salvataggio d’arto è comunque consigliabile, quando potenzialmente possibile.

SURGICAL TREATMENT OF THE TRAUMATIC INJURIES OF THE LEGS. IS ALWAYS THE OUTCOME OF THE LIMB SALVAGE BETTER THAN AMPUTATION ABOUT THE QUALITY OF LIFE AND FUNCTIONAL RECOVERY? / Capoano, Raffaele; Tesori, Mc; Police, Andrea; Llange, K; Lombardo, F; Monacelli, G; Salvati, Bruno. - In: PREVENTION & RESEARCH. - ISSN 2240-2594. - ELETTRONICO. - 4:4(2014), pp. 131-136.

SURGICAL TREATMENT OF THE TRAUMATIC INJURIES OF THE LEGS. IS ALWAYS THE OUTCOME OF THE LIMB SALVAGE BETTER THAN AMPUTATION ABOUT THE QUALITY OF LIFE AND FUNCTIONAL RECOVERY?

CAPOANO, Raffaele;POLICE, ANDREA;Llange K;SALVATI, Bruno
2014

Abstract

Background: the decision to save or amputate the injured limb has generated many controversial ideas in the Literature. Purpose of this study is to clarify the management of severely damaged limbs avoiding an amputation of a limb that could be saved, as well as attempt a useless revascularization. Materials and Methods: the Authors considered 89 cases of high-energy trauma of the lower limbs (Gustilo, grade III a, b, c), with extensive damage of soft and deep tissues from 2004 to 2012. All of them were ischemic limbs with high risk of amputation. Were calculated average and percentages. The results were considered significant when p <0.05. Results: 14 patients were amputated during the period of hospitalization for the failure of revascularization, while 8 were amputated after the first discharge. In the remaining 63 patients the anatomical limb salvage were achieved. The duration of hospital stay was similar if we consider all patients, lower in the group of amputees of “emblée”. Chan
2014
La decisione di salvare o amputare un arto danneggiato ha generato molte idee controverse in Letteratura, con studi che supportano i vantaggi di entrambi gli approcci. Tutti i sistemi di punteggio utilizzati si sono rivelati non affidabili nel predire la necessità di amputazione o di salvataggio d’arto. Il trauma 'complesso' degli arti porta con sè aspetti che rendono difficile le scelte su modalità e tempistica di trattamento anche per gli specialisti.L’introduzione di progenitori autologhi integrati con i biomateriali e la biotecnologia, stimolando la rigenerazione tissutale ha reso possibile evitare l’amputazione rivascolarizzando l’arto, ottenendo così una completa e più rapida guarigione. Una scala di punteggio che prenda in considerazione più criteri possibili di quelli messi in evidenza è necessaria, che sia clinica e anche “sociale”. Ribadiamo qui la necessità di attribuire criteri universali considerando le differenti realtà dei Sistemi Sanitari Nazionali. La presenza di un team dedicato al trauma è di estrema importanza per valutare immediatamente le possibilità e gli elementi di difficoltà di tutto l’iter chirurgico e di riabilitazione. La ripresa funzionale dell’arto raggiunta grazie all’intervento “integrato” polispecialistico, ortopedico e fisioterapico inclusi, sembra avere un impatto favorevole sul livello dei costi della collettività, oltre che sulla qualità di vita del paziente e dei suoi familiari. Allo stato attuale, perseguire il tentativo di salvataggio d’arto è comunque consigliabile, quando potenzialmente possibile.
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
SURGICAL TREATMENT OF THE TRAUMATIC INJURIES OF THE LEGS. IS ALWAYS THE OUTCOME OF THE LIMB SALVAGE BETTER THAN AMPUTATION ABOUT THE QUALITY OF LIFE AND FUNCTIONAL RECOVERY? / Capoano, Raffaele; Tesori, Mc; Police, Andrea; Llange, K; Lombardo, F; Monacelli, G; Salvati, Bruno. - In: PREVENTION & RESEARCH. - ISSN 2240-2594. - ELETTRONICO. - 4:4(2014), pp. 131-136.
File allegati a questo prodotto
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/734661
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact