Emergency contraception is by definition a critical situation difficult to cope with in the medical profession. The freedom of a woman requesting it represents a crucial issue likely to come across the conscientious objection expressed by the prescriber. This possibility, which is properly regulated and applied in circumstances such as voluntary termination of pregnancy, artificial insemination and animal experiments, failed instead to be given a proper legal and regulatory framework in emergency contraception. Among the methods most commonly used in emergency contraception, the so-called “morning-after pill” is becoming an increasingly common practice nowadays: it is a Levonorgestrel-based formulation (LNG) readily available and easy to administer (as a single or double dose), whose very low cost and minimum set of symptoms associated with possible side effects have made it the "emergency drug". This paper analyzes scientific knowledge on LNG and focuses on studies demonstrating that this medicine does not affect the stage subsequent to human embryo formation and its implantation. This aspect, which was at the very heart of the debate on conscientious objection expressed by a physician, fails to find adequate support in the existing scientific evidence. Our wish is that there might be proper regulatory provisions on the issue allowing the prescriber to exercise the right, consistent with his/her personal ethical, moral and religious beliefs, while at the same time also allowing women to have freedom of access to the drug.

La contraccezione d’emergenza rappresenta per definizione un momento di criticità all’interno dell’attività medico-chirurgica. La libertà della donna che si trovi a farne richiesta rappresenta un nodo cruciale della questione che può incontrare un ostacolo nella eventuale obiezione di coscienza del medico prescrittore. Tale possibilità, che trova opportuna e regolamentata applicazione in circostanze quali l’interruzione volontaria di gravidanza, la fecondazione artificiale, la sperimentazione animale, non è stata, invece, prevista da una norma di legge nella contraccezione d’emergenza. Tra i metodi più utilizzati nell’ambito della contraccezione d’emergenza si sta imponendo sempre più oggigiorno la c.d. “pillola del giorno dopo”: una formulazione a base di Levonorgestrel (LNG) la cui rapida disponibilità e facile somministrazione (si tratta di un’unica o di una duplice somministrazione), uniti ad un costo molto contenuto e al minimo corteo sintomatologico associato ad eventuali effetti collaterali, ne hanno fatto il principale presidio “d’emergenza”. Il contributo analizza, quindi, le conoscenze scientifiche sul LNG ed, in particolare, gli studi che dimostrano l’assenza di attività del farmaco sulla fase successiva alla formazione dell’embrione umano ed al suo annidamento: questo aspetto è stato, invece, ripetutamente sottolineato come il fondamento della libertà di obiezione da parte del medico, ma non trova adeguato sostegno nelle evidenze scientifiche disponibili. Si auspica, infine, una regolamentazione della materia che, consentendo al medico prescrittore l’esercizio del diritto, coerente con i personali convincimenti etici, morali, religiosi, consenta altresì alla donna il libero ricorso al farmaco.

Nuovi anatemi: l’obiezione di coscienza e la libertà di accesso al farmaco nella contraccezione di emergenza / Ciallella, Costantino; A., Riccioni; Bottoni, Edoardo. - In: PREVENTION & RESEARCH. - ISSN 2240-2594. - ELETTRONICO. - 2:3(2012), pp. 1-7. [10.11138/PER/2012.1.1.001]

Nuovi anatemi: l’obiezione di coscienza e la libertà di accesso al farmaco nella contraccezione di emergenza.

CIALLELLA, Costantino;BOTTONI, EDOARDO
2012

Abstract

Emergency contraception is by definition a critical situation difficult to cope with in the medical profession. The freedom of a woman requesting it represents a crucial issue likely to come across the conscientious objection expressed by the prescriber. This possibility, which is properly regulated and applied in circumstances such as voluntary termination of pregnancy, artificial insemination and animal experiments, failed instead to be given a proper legal and regulatory framework in emergency contraception. Among the methods most commonly used in emergency contraception, the so-called “morning-after pill” is becoming an increasingly common practice nowadays: it is a Levonorgestrel-based formulation (LNG) readily available and easy to administer (as a single or double dose), whose very low cost and minimum set of symptoms associated with possible side effects have made it the "emergency drug". This paper analyzes scientific knowledge on LNG and focuses on studies demonstrating that this medicine does not affect the stage subsequent to human embryo formation and its implantation. This aspect, which was at the very heart of the debate on conscientious objection expressed by a physician, fails to find adequate support in the existing scientific evidence. Our wish is that there might be proper regulatory provisions on the issue allowing the prescriber to exercise the right, consistent with his/her personal ethical, moral and religious beliefs, while at the same time also allowing women to have freedom of access to the drug.
2012
La contraccezione d’emergenza rappresenta per definizione un momento di criticità all’interno dell’attività medico-chirurgica. La libertà della donna che si trovi a farne richiesta rappresenta un nodo cruciale della questione che può incontrare un ostacolo nella eventuale obiezione di coscienza del medico prescrittore. Tale possibilità, che trova opportuna e regolamentata applicazione in circostanze quali l’interruzione volontaria di gravidanza, la fecondazione artificiale, la sperimentazione animale, non è stata, invece, prevista da una norma di legge nella contraccezione d’emergenza. Tra i metodi più utilizzati nell’ambito della contraccezione d’emergenza si sta imponendo sempre più oggigiorno la c.d. “pillola del giorno dopo”: una formulazione a base di Levonorgestrel (LNG) la cui rapida disponibilità e facile somministrazione (si tratta di un’unica o di una duplice somministrazione), uniti ad un costo molto contenuto e al minimo corteo sintomatologico associato ad eventuali effetti collaterali, ne hanno fatto il principale presidio “d’emergenza”. Il contributo analizza, quindi, le conoscenze scientifiche sul LNG ed, in particolare, gli studi che dimostrano l’assenza di attività del farmaco sulla fase successiva alla formazione dell’embrione umano ed al suo annidamento: questo aspetto è stato, invece, ripetutamente sottolineato come il fondamento della libertà di obiezione da parte del medico, ma non trova adeguato sostegno nelle evidenze scientifiche disponibili. Si auspica, infine, una regolamentazione della materia che, consentendo al medico prescrittore l’esercizio del diritto, coerente con i personali convincimenti etici, morali, religiosi, consenta altresì alla donna il libero ricorso al farmaco.
contraccezione d’emergenza; levonorgestrel; obiezione di coscienza
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Nuovi anatemi: l’obiezione di coscienza e la libertà di accesso al farmaco nella contraccezione di emergenza / Ciallella, Costantino; A., Riccioni; Bottoni, Edoardo. - In: PREVENTION & RESEARCH. - ISSN 2240-2594. - ELETTRONICO. - 2:3(2012), pp. 1-7. [10.11138/PER/2012.1.1.001]
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