In December 2012, the International Telecommunication Union will meet in Dubai on the occasion of the World Conference on International Telecommunications to review the International Telecommunication Regulations (ITRs), a treaty dated 1988 which established the current framework for interoperability and interconnection of international telecommunications traffic. The proposal aims at adapting the rules shaped in 1988 to the so-called digital ecosystem. This leads towards the extension of the ITRs to the entire ICT sector and not only to the field of telecommunications. A position that derives from the observation that the production and consumption of telephony and Internet access, television, radio services, and publishing have undergone a profound transformation. So far the governance model was shaped according to the net neutrality principle, relying on a regulatory imbalance among various industry players (on the one hand the telcos, on the otherone OTT). Many operators (supported by some economists) claim that is time to review this approcch and to go a step further in the implementation of a new and more simmetrical regulatory framework. In the light of the lively debate that ITU proposal has raised, this analysis aims at reviewing the key points of view, proposing a sort of red line through which get better insights of the problem.

Nel mese di dicembre 2012, l'International Telecommunication Union (ITU) si riunirà a Dubai in occasione della Conferenza mondiale sulle telecomunicazioni internazionali (WCIT) per rivedere i Regolamenti internazionali delle telecomunicazioni (International Telecommunication Regulations-ITRs), un trattato datato 1988 che ha istituito il corrente quadro per l'interoperabilità e l'interconnessione del traffico internazionale delle telecomunicazioni. Gli ITRs rappresentano uno dei quattro trattati1 che sono alla base della mission dell'ITU, cui 178 paesi si sono impegnati ad aderire. Introdotti per stabilire i principi generali relativi alla fornitura e alla gestione delle telecomunicazioni a livello internazionale e per promuoverne l'efficienza e la disponibilità dei servizi, questi regolamenti definiscono, in particolare, i criteri generali per la tariffazione e la regolamentazione del traffico voce relativo alle reti degli operatori presenti nei diversi paesi (ITU, 2012). La proposta presentata dall'ITU nasce dall'esigenza di adeguare la normativa del 1988 al mutato ecosistema digitale e, di fatto, si traduce nell'estensione degli ITRs all'intero settore dell'ICT e non più solo a quello delle telecomunicazioni. Una posizione che deriva dalla constatazione che la produzione e il consumo di telefonia e di accesso a Internet in postazione fissa e in mobilità, dei servizi televisivi e radiofonici, nonché di quelli editoriali sono stati oggetto di una profonda trasformazione. Una scelta che implica una ridefinizione dell'attuale modello di governance della rete delle comunicazioni, segnando un cambiamento nel paradigma normativo di Internet sia a livello internazionale che nazionale. Molti operatori (supportati da alcuni economisti) sostengono che è tempo di rivedere questo approccio e di fare un ulteriore passo avanti nella realizzazione di una nuova e più simmetrica quadro normativo. Alla luce del dibattito vivace che la proposta ITU ha sollevato, questa analisi mira a rivedere i punti chiave di vista, proponendo una sorta di linea rossa attraverso che ottengono migliori intuizioni del problema.

IL DUBAI ROUND DELLE TELCOS: PROPOSTE PER UNA NUOVA INTERNET GOVERNANCE / F., Barca; Scaglioni, Carla. - In: ECONOMIA DELLA CULTURA. - ISSN 1122-7885. - 3:XXII(2012), pp. 315-326.

IL DUBAI ROUND DELLE TELCOS: PROPOSTE PER UNA NUOVA INTERNET GOVERNANCE

SCAGLIONI, CARLA
2012

Abstract

In December 2012, the International Telecommunication Union will meet in Dubai on the occasion of the World Conference on International Telecommunications to review the International Telecommunication Regulations (ITRs), a treaty dated 1988 which established the current framework for interoperability and interconnection of international telecommunications traffic. The proposal aims at adapting the rules shaped in 1988 to the so-called digital ecosystem. This leads towards the extension of the ITRs to the entire ICT sector and not only to the field of telecommunications. A position that derives from the observation that the production and consumption of telephony and Internet access, television, radio services, and publishing have undergone a profound transformation. So far the governance model was shaped according to the net neutrality principle, relying on a regulatory imbalance among various industry players (on the one hand the telcos, on the otherone OTT). Many operators (supported by some economists) claim that is time to review this approcch and to go a step further in the implementation of a new and more simmetrical regulatory framework. In the light of the lively debate that ITU proposal has raised, this analysis aims at reviewing the key points of view, proposing a sort of red line through which get better insights of the problem.
2012
Nel mese di dicembre 2012, l'International Telecommunication Union (ITU) si riunirà a Dubai in occasione della Conferenza mondiale sulle telecomunicazioni internazionali (WCIT) per rivedere i Regolamenti internazionali delle telecomunicazioni (International Telecommunication Regulations-ITRs), un trattato datato 1988 che ha istituito il corrente quadro per l'interoperabilità e l'interconnessione del traffico internazionale delle telecomunicazioni. Gli ITRs rappresentano uno dei quattro trattati1 che sono alla base della mission dell'ITU, cui 178 paesi si sono impegnati ad aderire. Introdotti per stabilire i principi generali relativi alla fornitura e alla gestione delle telecomunicazioni a livello internazionale e per promuoverne l'efficienza e la disponibilità dei servizi, questi regolamenti definiscono, in particolare, i criteri generali per la tariffazione e la regolamentazione del traffico voce relativo alle reti degli operatori presenti nei diversi paesi (ITU, 2012). La proposta presentata dall'ITU nasce dall'esigenza di adeguare la normativa del 1988 al mutato ecosistema digitale e, di fatto, si traduce nell'estensione degli ITRs all'intero settore dell'ICT e non più solo a quello delle telecomunicazioni. Una posizione che deriva dalla constatazione che la produzione e il consumo di telefonia e di accesso a Internet in postazione fissa e in mobilità, dei servizi televisivi e radiofonici, nonché di quelli editoriali sono stati oggetto di una profonda trasformazione. Una scelta che implica una ridefinizione dell'attuale modello di governance della rete delle comunicazioni, segnando un cambiamento nel paradigma normativo di Internet sia a livello internazionale che nazionale. Molti operatori (supportati da alcuni economisti) sostengono che è tempo di rivedere questo approccio e di fare un ulteriore passo avanti nella realizzazione di una nuova e più simmetrica quadro normativo. Alla luce del dibattito vivace che la proposta ITU ha sollevato, questa analisi mira a rivedere i punti chiave di vista, proponendo una sorta di linea rossa attraverso che ottengono migliori intuizioni del problema.
ITU; net neutrality; OTT; ITRs; asymmetric regulation; telecom; trafic management
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
IL DUBAI ROUND DELLE TELCOS: PROPOSTE PER UNA NUOVA INTERNET GOVERNANCE / F., Barca; Scaglioni, Carla. - In: ECONOMIA DELLA CULTURA. - ISSN 1122-7885. - 3:XXII(2012), pp. 315-326.
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