La competenza digitale indica l’insieme di conoscenze, abilità e atteggiamenti che il soggetto acquisisce attraverso la relazione con i media e che gestisce, in modo più o meno autonomo, nei vari contesti in cui può esercitare il proprio diritto di cittadinanza nell’era della convergenza digitale. La competenza si forma sin dalla prima infanzia quando il bambino instaura le prime relazioni con il medium, oppure quando riflette l’esperienza mediatizzata dei propri genitori (o agenti di socializzazione), da cui innesca comportamenti imitativi per interpretare e rappresentare la realtà circostante. La propensione del soggetto all’utilizzo mediale è, in ipotesi, condizionata dal capitale sociale fin dalla primissima infanzia, ovvero dallo stile delle relazioni sociali, dalle interazioni, dall’applicazione dei modelli educativi rispetto alle sollecitazioni mediali degli agenti di socializzazione; questi ultimi condizionano la genesi delle cosiddette “capabilities digitali”, per utilizzare un concetto dello studioso A. Sen, sviluppato ulteriormente all’interno dell’approccio di M. Nussbaum. È possibile ipotizzare che i gap inter e intra-generazionali, anche rispetto ai media digitali, innestino le loro radici proprio nella prima infanzia e che il capitale socioculturale rappresenti un aspetto fondante per l’orientamento dello sviluppo delle competenze del minore. L’obiettivo del paper è approfondire l’ipotesi di connessione tra il capitale sociale dei cosiddetti “mediatori culturali” e lo sviluppo di capabilities nei protagonisti della prima socializzazione, i bambini, in termini di competenze digitali (nozionistiche e trasversali), anche al di fuori della relazione diretta con le tecnologie. La metodologia di analisi prevede le seguenti fasi: 1. Analisi teorico concettuale e mappatura delle competenze digitali; 2. Costruzione di un set di indicatori osservabili; 3. Survey research su: comportamenti culturali, modelli educativi, stili relazionali della famiglia.

Capitale sociale e sviluppo delle competenze digitali nella prima infanzia / Cortoni, Ida; LO PRESTI, Veronica. - (2013). (Intervento presentato al convegno identità, relazione e capitale sociale negli scenari del web 2.0 tenutosi a Saperno nel 3-5 dicembre 2013).

Capitale sociale e sviluppo delle competenze digitali nella prima infanzia

CORTONI, IDA;Veronica Lo Presti
2013

Abstract

La competenza digitale indica l’insieme di conoscenze, abilità e atteggiamenti che il soggetto acquisisce attraverso la relazione con i media e che gestisce, in modo più o meno autonomo, nei vari contesti in cui può esercitare il proprio diritto di cittadinanza nell’era della convergenza digitale. La competenza si forma sin dalla prima infanzia quando il bambino instaura le prime relazioni con il medium, oppure quando riflette l’esperienza mediatizzata dei propri genitori (o agenti di socializzazione), da cui innesca comportamenti imitativi per interpretare e rappresentare la realtà circostante. La propensione del soggetto all’utilizzo mediale è, in ipotesi, condizionata dal capitale sociale fin dalla primissima infanzia, ovvero dallo stile delle relazioni sociali, dalle interazioni, dall’applicazione dei modelli educativi rispetto alle sollecitazioni mediali degli agenti di socializzazione; questi ultimi condizionano la genesi delle cosiddette “capabilities digitali”, per utilizzare un concetto dello studioso A. Sen, sviluppato ulteriormente all’interno dell’approccio di M. Nussbaum. È possibile ipotizzare che i gap inter e intra-generazionali, anche rispetto ai media digitali, innestino le loro radici proprio nella prima infanzia e che il capitale socioculturale rappresenti un aspetto fondante per l’orientamento dello sviluppo delle competenze del minore. L’obiettivo del paper è approfondire l’ipotesi di connessione tra il capitale sociale dei cosiddetti “mediatori culturali” e lo sviluppo di capabilities nei protagonisti della prima socializzazione, i bambini, in termini di competenze digitali (nozionistiche e trasversali), anche al di fuori della relazione diretta con le tecnologie. La metodologia di analisi prevede le seguenti fasi: 1. Analisi teorico concettuale e mappatura delle competenze digitali; 2. Costruzione di un set di indicatori osservabili; 3. Survey research su: comportamenti culturali, modelli educativi, stili relazionali della famiglia.
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